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Briciole di pane

Tirrenica in stallo

I nodi: esenzione per i residenti, variante Orbetello

Roma, 18 marzo 2013 – Gli ultimi otto mesi sono trascorsi senza alcun passo avanti. È ancora disseminato di ostacoli il cammino della Tirrenica, l'autostrada A12 Livorno-Civitavecchia in attesa di essere completata da più di 40 anni a opera di Sat (che oggi fa capo col 25% a testa ad Autostrade, Caltagirone e coop rosse riunite in Holcoa, più Banca Mps al 15%). Dalla delibera Cipe del 3 agosto scorso che ha approvato i progetti definitivi di alcuni lotti (pubblicata il 27 dicembre) a oggi, non è stato sciolto alcuno dei nodi che ancora ne bloccano la realizzazione nella versione low cost (costo 2 miliardi senza contributo pubblico), a partire dalla definizione della "variante di Orbetello", in Maremma, unico tratto rilevante da costruire al di fuori della sede dell'Aurelia (per il resto si tratta della trasformazione dell'Aurelia).
E infatti la scadenza del dicembre 2012 — indicata nella delibera Cipe come termine per l'approvazione del progetto definitivo del tratto rimasto in sospeso, quello Grosseto sud-Ansedonia (lotti 4 e 5B) — non è stata rispettata. «Difficile farlo se prima non viene deciso il tracciato — chiosa Antonio Bargone, presidente di Sat — noi già da mesi abbiamo trasmesso al ministero dei Trasporti due tracciati sui corridoi indicati dalla Regione Toscana e dal Comune di Orbetello, ma la decisione ancora non c'è».
Quelli presentati da Sat sono in sostanza studi di fattibilità che si trasformeranno in progetti definitivi, ribadisce Bargone, solo quando sarà definito il tracciato. La decisione, però, è ancora in alto mare per le opposizioni del territorio: Comune di Orbetello, Provincia di Grosseto e ambientalisti hanno fatto ricorso al Tar contro la delibera Cipe dello scorso agosto («Chissà perché, visto che non decideva niente sulla variante di Orbetello», sottolinea Bargone), col risultato che l'iter si è incagliato di nuovo.
Il nodo del tracciato in realtà non è facile da sciogliere, perché c'è chi sostiene che far passare la variante sulle colline sarebbe devastante per l'ambiente, e chi ritiene che mantenerla sull'attuale Aurelia comporterebbe forti disagi per le popolazioni locali perché interi paesi verrebbero tagliati a metà. Ma insieme con la "variante di Orbetello", resta in sospeso anche il nodo — indispensabile per la realizzazione dell'opera secondo la Regione Toscana — dell'esenzione dal pedaggio per i residenti, possibile solo grazie allo sconto ad hoc per la Tirrenica previsto dal Governo nel Dl 179/2012 (sconto alla Sat fino al 75% del canone da pagare ad Anas), esenzione promessa dal governo Monti per un tratto di 45 chilometri, ma che ora dovrà trovare conferma e delibera Cipe nel prossimo Governo.
La delibera 3 agosto si limita infatti a rinviare ai ministeri competenti il compito di trovare l'adeguata copertura per l'esenzione dal pedaggio, inserendo — su proposta della Regione Toscana che teme di trovarsi con un'opera "incompiuta" — il divieto di realizzare i lotti 2 e 3 dell'autostrada finché non partiranno i lavori sui lotti 4 e 5B Grosseto sud-Ansedonia. «Nel frattempo andiamo avanti con la parte a sud, Ansedonia-Tarquinia, per la quale stiamo lavorando ai progetti esecutivi», spiega Bargone, confermando la volontà di proseguire "a pezzi", prima che sia definito l'intero tracciato: nell'ottobre 2011 è partito il cantiere del tratto Civitavecchia-Tarquinia (lotto A6) di 15 km, che ha subìto notevoli ritardi (è in corso di realizzazione la viabilità secondaria, sono stati affidati i lavori dello svincolo di Civitavecchia).
Si tratta della "coda" dell'autostrada che si aggiungerà alla "testa" Rosignano-San Pietro in Palazzi (lotto 1), già realizzata e aperta, e che come questa ha una sua sostenibilità finanziaria. Per il resto, il piano economico finanziario (Pet) è «alle ultime battute» prima della presentazione, assicura Bargone. Che non dà alcun peso alla prescrizione inserita dal ministero nella delibera Cipe, secondo cui se il progetto definitivo e il Pef non fossero stati approvati dall'Anas entro il 2012 la concessione di Sat si sarebbe ridotta dal 2046 all'originaria scadenza del 2028. «Finché non c'è il tracciato, come può valere quella scadenza?».

Silvia Pieraccini (Il Sole 24 Ore Edilizia e Territorio)