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Briciole di pane

Torino-Lione, in Francia proseguono i lavori per il tunnel di base

Scavati da gennaio 128 metri di quella che diventerà la galleria di transito dei treni

Torino, 7 maggio 2015 – Nella sostanza, lo scavo del tunnel di base della Nuova Linea Torino Lione (NLTL), è già iniziato ed è sceso nella montagna, dalla parte francese, per 128 metri. È questa una delle indicazioni arrivate dal primo sopralluogo di una delegazione italiana e francese al cantiere di Saint-Martin-La-Porte, nella Savoia, dalla creazione di Telt la società mista nata da Ltf che ha il compito di realizzare il tratto transazionale dell’opera.

 

Stando al progetto, in effetti, i veri lavori del tunnel di base della nuova linea partiranno solo nel 2017 e quello che si sta scavando è l'ultimo tunnel esplorativo, progettato quindi per effettuare una serie di indagini geognostiche. In questo senso, il primo obiettivo della galleria è identico a quello del tunnel che si sta scavando in Italia a Chiomonte in Valsusa. Ma poiché la galleria che si è iniziato a scavare in Francia è del diametro e nell'asse della futura galleria di base, è in pratica il primo pezzo, nella direzione dell'Italia, della maxi-galleria e quindi della NLTL. Lo scavo del primo pezzo del futuro tunnel è cominciato a gennaio, partendo dal fondo della discenderia conclusa nel 2010, una delle tre in Francia (le altre sono a La Praz e Saint-Jean-de Maurienne). “Questa discenderia è doppiamente importante - ha sottolineato Mario Virano, Direttore generale di Telt - sono 9,5 km che saranno i primi della canna verso Torino. Grazie all'accordo tra Italia, Francia e Ue, questo scavo vale sia come minuziosa indagine della montagna sia come tratto della galleria. Ed in questo modo si è risparmiato rispetto all'ipotesi di fare un tunnel geognostico parallelo rispetto alla galleria dove transiteranno i treni”.

 

Lo scavo procederà con tecniche tradizionali fino all'inizio del 2016, quando entrerà in azione la fresa che procederà, a regime, a 350 metri al mese. “E' il più punto più difficile dell'intera alpina, con forze presenza di rocce carbonifere che tendono a convergere - ha spiegato Virano - e proprio per risolvere ogni possibile problema nella prima fase stiamo procedendo a meno di un metro di scavo al giorno”.

 

Intanto, comunque, si continua lo scavo anche a Chiomonte ma di quello che continuerà ad essere un tunnel geognostico. In questo caso, la macchina di scavo è arrivata a 3.080 metri di profondità e si avvicina alla metà dei 7,5 km totali. “Nel 2017 - ha ricordato Virano - partiranno i lavori del tunnel di base, in una decina di punti, tra Italia e Francia". Ci vorranno 7 anni per completarli, altri 2-3 per gli allestimenti tecnologici, e uno, infine, per l'esercizio provvisorio. La Tav quindi dovrebbe entrare in servizio nel 2027-2028.

 

Alla visita nel cantiere francese, hanno preso parte il Presidente della Rhone Alpes, Jean Jacques Qeyranne, i sindaci dei due versanti, il Consigliere regionale del Piemonte Antonio Ferrentino e l’ex sottosegretario ai trasporti Bartolomeo Giachino.
 

Andrea Zaghi