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Briciole di pane

Torino-Lione, una sfida culturale oltre che tecnica

Virano: "Le ragioni del no che fecero nascere il movimento contrario all'opera non esistono più"

Torino, 18 febbraio 2014 – Una sfida politica e culturale oltre che tecnologia e trasportistica. E’ in questo modo che Mario Virano – Commissario di Governo per la Nuova Linea Torino Lione (NLTL), oltre che Presidente della Cig -, ha caratterizzato l’opera che si sta costruendo in Valsusa. Il Commissarrio ha parlato nel corso di un incontro sulle infrastrutture e i trasporti organizzato dalla Fondazione Donat-Cattin a Torino e ha spiegato: “La nuova Torino-Lione è una sfida politica di primo livello di rilievo nazionale ed internazionale, e come tale va vissuta, anche se non sembra tutti sembrano accorgersene”. Virano ha poi lanciato un allarme: i movimenti contrari all’opera si basano su ragioni inesistenti ma sono da considerare “pericolosi”.


Oggi, ha spiegato il Commissario, non fare la NLTL “sarebbe un precedente per fare poi prevalere sempre tutti i localismi, gli interessi settoriali”. Anche perché le ragioni del no che fecero nascere il movimento contrario all'opera “non esistono più mentre tutti i lavori preparatori stanno procedendo bene, e se non emergono contraddizioni dal quadro politico nazionale possiamo essere tranquilli”. Ma Virano, parlando dei No-Tav, ha aggiunto: “In questo periodo ne vedremo delle belle e la manifestazione di sabato si annuncia particolarmente 'cattiva'; a Torino ed in Valsusa si raduneranno tutti gli antagonismi e il clima elettorale non aiuta: ci saranno anche forze politiche apertamente e strumentalmente contrarie all'opera, altre che riverranno ambiguità irrisolte”.
 

Andrea Zaghi