Flash news Infrastrutture:
 
 

Briciole di pane

Processo amministrativo, gare: che rapporto c’è tra azione di annullamento e azione di risarcimento del danno?

L’art. 30 c.p.a. consente di chiedere alla p.a. il risarcimento dei danni causati dall’adozione di un provvedimento illegittimo senza la necessità di proporre, in via pregiudiziale, l’azione di annullamento dello stesso. Tuttavia, lo stesso l’art. 30 comma 3 c.p.a. prevede l’esclusione del risarcimento per quei danni che il creditore avrebbe potuto evitare con l’ordinaria diligenza. Pertanto, il giudice può negare il risarcimento del danno o ridurne l'importo “ove accerti che la tempestiva proposizione del ricorso per l'annullamento dell'atto lesivo avrebbe evitato o limitato i danni da quest'ultimo derivanti” (Cons. Stato, sez. V, 4 luglio 2022 n. 5554).

L’art. 30 c.p.a. consente di chiedere alla p.a. il risarcimento dei danni causati dall’adozione di un provvedimento illegittimo senza la necessità di proporre, in via pregiudiziale, l’azione di annullamento dello stesso. Tuttavia, riprendendo la regola civilistica affermata dall’art. 1227 cod. civ., l’art. 30 comma 3 c.p.a. prevede l’esclusione del risarcimento per quei danni che il creditore avrebbe potuto evitare con l’ordinaria diligenza. Pertanto il giudice può negare il risarcimento del danno o ridurne l'importo “ove accerti che la tempestiva proposizione del ricorso per l'annullamento dell'atto lesivo avrebbe evitato o limitato i danni da quest'ultimo derivanti” (nella specie, il Consiglio di Stato ha ritenuto che se il ricorrente avesse proposto una tempestiva azione di annullamento avverso l’aggiudicazione, avrebbe evitato il danno e conseguito l’aggiudicazione della gara).
La natura della responsabilità della Pubblica Amministrazione da provvedimento illegittimo segue le regole della responsabilità extracontrattuale e pone in capo al danneggiato l’onere di provare la colpa, il nesso di causalità e il danno: “il danneggiato è, dunque, tenuto a provare il nesso eziologico tra il danno ingiusto, costituito dal provvedimento illegittimo, e le dirette e immediate conseguenze pregiudiziali risarcibili (danno conseguenza). Nella materia dei pubblici appalti tali conseguenze consistono sostanzialmente nella perdita dell'aggiudicazione o nella perdita delle chance di aggiudicazione”.
La risarcibilità della chance di aggiudicazione è ammissibile solo se il ricorrente dimostra, sulla base di circostanze di fatto certe e puntualmente allegate, la sussistenza di un nesso causale tra la condotta lesiva ed il mancato conseguimento del vantaggio sperato e impedito dalla condotta illecita, della quale il danno risarcibile deve configurarsi come conseguenza immediata e diretta.

  https://bit.ly/3IdFree

  CdS 5554_2022.pdf