Al via la collaborazione tra l'OICE e la regione romena di Gorj
Presentato a Targu Jiu il primo studio di fattibilità nel settore culturale
Roma, 8 marzo 2012 - Che la Romania sia diventata la seconda patria delle Pmi è confermato dall'ingente numero di imprese italiane, circa 30mila, registrate nel Paese. Che accanto ai settori tradizionali, le opportunità di business si stiano aprendo all'ingegneria e all'architettura è testimoniato dall'attività internazionale promossa dall'OICE in Romania.
Nel corso della missione istituzionale, organizzata dal 21 al 25 febbraio 2012, la società di architettura Dune di Reggio Emilia ha presentato al Consiglio Judetean di Gorj uno studio di fattibilità intitolato"Proposta Operativa per il Marketing Territoriale", volto alla valorizzazione del patrimonio storico-artistico-culturale della regione di Gorj, nel sud ovest della Romania.
Lo studio di fattibilità rientra nell'ambito di una lista di progetti da realizzare nel quadro del Protocollo di collaborazione che l'OICE ha stipulato nel luglio 2011 con la regione di Gorj. Siglato nell'ambito del progetto di internazionalizzazione che l'OICE promuove con il Ministero dello Sviluppo Economico e l'Agenzia per l'internazionalizzazione ICE, il protocollo ha l'obiettivo di sviluppare una collaborazione istituzionale bilaterale tesa a favorire la redazione di studi di pre-fattibilità e fattibilità indispensabili all'Amministrazione per accedere ai fondi strutturali dell'Ue.
Sono 38 gli studi di fattibilità indicati nel Protocollo e oltre a quello sul patrimonio culturale, altri due sono in fase di realizzazione nel settore stradale da parte di Studio Martini di Padova e FTP Associati di Roma. Le società dell'OICE impegnate nella regione, 8 in totale, hanno costituito un Consorzio per la Romania, operativo nel Paese grazie al coordinamento del Contact Point Lazio, soggetto giuridico del Consorzio per lo Sviluppo Industriale Roma Latina, che svolge funzioni di Antenna OICE a Bucarest. "La Romania - ha detto il responsabile Antenna, Lorenzo Mangiapelo - ha ancora da spendere buona parte dei fondi strutturali entro il 2013 e rappresenta, dunque, una grande opportunità di collaborazione anche in vista della nuova programmazione europea 2013-2020".
La missione OICE, guidata dai titolari dell'internazionalizzazione Francesco Fiermonte e Marco Ragusa, ha consentito di svolgere diversi incontri con i vertici istituzionali e politici dello Judet e di avviare le procedure per l'attivazione, nel prossimo futuro, degli studi di fattibilità relativi alla riqualificazione e conversione di siti industriali, alla salvaguardia e tutela dell'ambiente e all'efficienza energetica.