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Balcani: Bosnia, Croazia e Serbia promuovono lo sviluppo congiunto delle infrastrutture

I Capi di stato Bosnia, Croazia e Serbia riuniti oggi nell'arcipelago croato di Brioni

Belgrado, 18 luglio 2011 - Un piano integrato di modernizzazione delle infrastrutture come "precondizione base per uno sviluppo ulteriori delle relazioni imprenditoriali". E' quanto chiedono i presidenti della Repubblica di Bosnia Erzegovina, Croazia e Serbia, ai governi dei loro paesi, invitandoli ad istituire "un consiglio permanente intergovernativo avente il compito di armonizzare le attività dei tre stati per la realizzazione delle proprie infrastrutture". Lo si apprende da una nota congiunta, diffusa a margine del summit informale tra il capo di stato croato Ivo Josipovic, il serbo Boris Tadic e i membri della presidenza tripartita bosniaca, il croato Zeljko Komsic, il musulmano Bakir Izerbegovic e il serbo Nejbosa Radmanovic. Riuniti nell'arcipelago croato di Brioni, i capi di stato dei tre paesi balcanici "propongono una rete regionale di autostrade, strade a scorrimento veloce, ferrovie, centri logistici e lo sviluppo dei porti dell'Adriatico e di quelli fluviali della Sava e del Danubio" scrive la nota. Inoltre, "in funzione di un flusso rapido ed agevole di persone e merci" dai capi di stato arriva anche la proposta di "considerare la possibilità di ottenere un maggior numero di valichi di frontiera sia tra i tre paesi che verso l'Ue". Infine, nell'ambito delle aspirazioni europee, i capi di stato di Belgrado, Sarajevo e Zagabria salutano "il completamento dei negoziati di adesione della Croazia (che ambisce alla piena membership Ue nel 2013, ndr) come la prova della vitalità e la credibilità della politica di allargamento e come un forte segnale ai Paesi della regione a proseguire le riforme e l'adeguamento alle norme UE", scrive ancora il comunicato. La riunione odierna di Brioni rientra in una serie di summit informali, ai quali i capi di stato balcanici hanno ricorso frequentemente nell'ultimo anno mezzo.