Brasile: il gigante sudamericano si è svegliato
Riconoscimento mondiale di una congiuntura economica e politica positiva del Brasile
Roma, 10 maggio 2011 - Nel corso di questi mesi varie delegazioni brasiliane, guidate da Ministri e Governatori di Stati della Federazione, sono approdate in Italia per presentare agli operatori italiani il programma del governo brasiliano in materia infrastrutture e strutture turistiche, in vista degli importanti appuntamenti internazionali del 2014 a San Paolo (campionati mondiali di calcio) e del 2016 a Rio de Janeiro (Olimpiadi), intorno al quale il Brasile chiede la collaborazione e la partecipazione delle imprese italiane, come esplicitato dall’”Accordo di partenariato strategico” fra i due paesi, firmato dai presidenti Luis Inácio Lula Da Silva e Silvio Berlusconi nel giugno 2010.
L’attribuzione di questi due importanti eventi sportivi al Brasile testimonia da una parte il riconoscimento di una congiuntura economica e politica positiva del Brasile e del suo ruolo internazionale, ma anche dello spirito unitario da “Sistema Paese fra governo federale, governi statali, municipalità con cui il Brasile si è presentato sulla scena mondiale per rivendicare e ottenere l’assegnazione dei due eventi e in particolare delle Olimpiadi che, per la prima volta, si svolgono in Sud America.
E’ stato presentato l’ordine di grandezza degli investimenti federali per i due eventi già approvati che ammontano a 20 miliardi di dollari per il periodo 2011-2015. Essi sono cosi ripartiti : aeroporti : 3 miliardi di Us $; porti: 1,3 mlld; mobilità (strade, metropolitane): 6,2 mld; attrezzature sportive per l’adeguamento degli stadi nelle 12 città che ospiteranno i campionati del mondo di calcio : 2,7 mld ; installazione di nuovi sistemi di sicurezza e controllo 1,3 mld; strutture turistiche ricettive 1,6 mld.; edilizia residenziale e risanamento urbano 2,6 mld. A queste cifre si aggiungono gli stanziamenti statali (cioè dei singoli stati della Federazione) e quelli municipali, che richiedono un’analisi a parte. Ad esempio la municipalità di Rio de Janeiro ha presentato diversi progetti che in parte vengono finanziati da fondi federali e in parte da fondi propri o privati, fra cui: il risanamento e la rivalutazione dell’area portuale di Rio; la trasformazione dello stadio Maracanà in stadio olimpico; la riabilitazione delle favelas di Rio; il completamento della metropolitana Transcarioca e la costruzione di 3 metropolitane leggere.
Al di fuori di questo pacchetto vi è la linea ferroviaria ad Alta Velocità (TAV) Rio-San Paolo-Campinas di 511 km di cui è stato pubblicato il bando di gara nel luglio dello scorso anno, la cui scadenza per la presentazione delle offerte è fissata, dopo 2 rinvii, all’11 luglio 2011.
E’ questa l’opera più impegnativa che inaugura una fase nuova nel sistema logistico brasiliano : quella del trasporto su ferro, saltando le tappe intermedie e passando direttamente all’Alta velocità. L’importante infrastruttura collegherà Rio de Janeiro sulla costa atlantica a San Paolo sull’altopiano a 800 metri di altezza e alla città industriale di Campinas per un totale di 511 Km, di cui 90 in tunnel e circa 100 fra ponti, viadotti e sopraelevazioni. Il percorso sarà coperto in 96 minuti con 6 (o 9) fermate intermedie e alla velocità media di 330 km/ora. Il valore complessivo dell’opera è stato fissato in 33,1 miliardi di reais (all’incirca 18,5 miliardi di dollari), di cui il 60% (20,8 miliardi di reais = 11,6 mild di US$) sarà fornito dalla banca pubblica brasiliana BNDES (Banco nazionale di sviluppo); 5,1 miliardi di reais dall’Exibank (Banca pubblica di finanziamento del commercio estero) del paese fornitore dei servizi e i restanti 8 miliardi dagli investitori privati che entreranno nel progetto. Il Governo brasiliano parteciperà al consorzio vincente attraverso una impresa pubblica che apporterà 3,4 miliardi di reais (1,9 mld di Us$) e avrà una golden share che gli darà la facoltà di porre il veto su una serie di temi “sensibili”, come le tariffe. L’opera dovrà essere completata ed entrare in funzione per le Olimpiadi nel 2016. Il bando prevede una concessione per 40 anni al consorzio che si aggiudicherà la gara.
La presentazione delle offerte doveva scadere il 16 dicembre 2010 poi è stata prorogata all’11 aprile 2011. Ma anche questa scadenza non è stata ritenuta soddisfacente per la valutazione delle offerte ed è stata ulteriormente prorogata di 90 giorni fino all’11 luglio. L’annuncio del consorzio vincitore avverrà il 29 luglio. Questi ritardi sono dovuti sia alla complessità tecnica del progetto e del relativo capitolato, sia a questioni attinenti i costi che, secondo uno studio della società di consulenza Deloitte, sarebbero già lievitati del 40% e non sarebbero coperti dal traffico passeggeri, inizialmente previsto in 25 milioni di unità all’anno, è invece stimato su una cifra inferiore.
Finora hanno mostrato interesse 5 Gruppi : 1) la cinese China Railway Materials (Crm) ; 2) il consorzio fra l’impresa brasiliana Andrade Gutierrez e le società giapponesi Mitsui, Toshiba, Hitachi, Mitsubishi e Japan Railway; 3) il consorzio fra il Gruppo brasiliano Bertin, la Galvão Engenharia e le multinazionali sudcoreane Sansung e Hyundai; 4) un consorzio europeo formato dalla spagnola Construciones y Auxiliar de Ferrocarriles (CAE), la francese Alston, la tedesca Siemens e la italiana Ansaldo-Breda; 5) la società tedesca Transrapid che ha presentato una offerta innovativa con tecnologia a lievitazione magnetica (MagLev).
I rappresentanti brasiliani hanno illustrato la metodologia che presiede a questo grande programma di investimenti in opere pubbliche, infrastrutture, turismo, risanamento ambientale, in cui sono benvenuti gli apporti e la partecipazione di imprese, tecnologia, esperienza e capitali europei e italiani in particolare. La chiave di volta per entrare in questo programma e partecipare alle gare è possedere un know-how e una specializzazione di primo livello, autonomia e capacità finanziaria propria o fornita da istituzioni pubbliche o private nazionali; ed essere associati a imprese e capitali brasiliani. Il Governo brasiliano esige espressamente che per la realizzazione della linea ad Alta velocità Rio-San Paolo-Campinas le imprese e i consorzi stranieri si associno con imprese brasiliane. In cambio le imprese che risulteranno vincitrici avranno dallo Stato federale (o statale) in concessione la gestione delle infrastrutture realizzate (autostrade, ferrovie, porti, aeroporti, metropolitane) per un periodo congruo, sulla base di controlli e accordi con l’Ente concessionario, e potranno rientrare dei capitali investiti e conseguire utili, garantendo la manutenzione e il buon funzionamento dell’opera.
Il programma infrastrutturale dello stato di Bahia
Il programma delle opere pubbliche non si esaurisce in quelle che abbiamo fin qui elencate. Tutti i più importanti stati della Federazione hanno il loro programma. Fra queste lo Stato di Bahia, il cui governatore Jaques Wagner, uno dei politici più rispettati e popolari del Brasile fondatore -insieme all’ex presidente Lula Da Silva del PT (Partito dei lavoratori) - , ha partecipato a Milano il 10 maggio ad un workshop promosso dalla Camera di Commercio e dalla Regione Lombardia. Wagner ha presentato agli operatori italiani le opportunità in termini di partnership industriali, investimenti e partecipazione ai progetti infrastrutturali che lo stato di Bahia ha messo in cantiere.
Limitatamente al settore delle infrastrutture, Wagner ha detto che nei prossimi tre anni lo Stato di Bahia investirà 6 miliardi di euro, anche attraverso il finanziamento pubblico- privato, destinati al rafforzamento del Porto di Ilheus e alla creazione di una piattaforma logistica collegata alle linee ferroviarie, alla rete stradale di interesse strategico per il trasporto di minerali e prodotti agricoli (soia e derivati) che rappresentano le voci principali dell’export brasiliano.
Tale progetto, denominato “CLIPS”, comprende un insieme di grandi opere di integrazione regionale che dovrebbe creare circa 24 mila posti di lavoro, con un investimento nell’ordine dei 10,6 miliardi di reais (circa 4,8 miliardi di euro) nella prima fase e di ulteriori 3,8 miliardi nella seconda fase: porto, zona di appoggio logistico, area di preservazione, aeroporto, collegamenti con ferrovie, rete stradale e idrovie. Il CLIPS interessa anche il trasporto attraverso una ferrovia dei minerali di ferro dagli importanti giacimenti all’interno dello stato di Bahia fino al porto di Ilheus. Il progetto CLIPS si propone non solo quale miglioramento logistico per la movimentazione di merci, ma anche quale grande opera di sviluppo sociale e di preservazione ambientale, offrendo alternative ecologiche rispetto al trasporto via terra. Una volta terminate le opere infrastrutturali, si calcola una creazione di 4.650 posti di lavoro permanenti e di circa 14 mila indiretti.