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Briciole di pane

Colombia: un mercato in espansione per le infrastrutture

Il governo si è dato come obiettivo di destinare 10,2 miliardi di dollari all'anno, equivalenti al 3% del PIL , alle infrastrutture di trasporto

Roma, 14 giugno 2012 – Il Consiglio di Stato della Colombia ha annullato un contratto con la società statale ISA (Interconexión Electrica S.A.) per la costruzione e la concessione della “Autopista de la Prosperidad”, conosciuta anche come “autostrade della montagna” una rete di strade e autostrade per collegare le zone più remote del paese. Il governo colombiano del Presidente Juan Manuel Santos ha annunciato che bandirà presto una gara pubblica internazionale per la costruzione in concessione dell’autostrada. Per la realizzazione dell’opera il governo ha stanziato 5,6 miliardi di dollari per lavori che si dovranno concludere in sei anni.     
Il contratto con ISA, una società colombiana che si occupa del trasporto di energia elettrica in America Latina e interconnessione fra diversi paesi, fu stipulato nel 2008 senza una gara pubblica. I ricorsi presentati da diverse società per carenza di requisiti legali sono stati accolti dal Consiglio di Stato. In una intervista con il quotidiano “El Mundo” Germán Cardona, ex Ministro dei trasporti che ha iniziato il processo delle “Autopistas de la Prosperidad”, ha assicurato che “ora si farà una licitazione con partecipazione delle migliori società di ingegneria nazionali e straniere”.
Il progetto originario consiste in una serie di strade per connettere regioni remote della Colombia con un asse centrale di 760 Km con oltre 100 tunnel e 700 ponti, più varie diramazioni.  L’infrastruttura viaria (a due o a 4 corsie secondo i tratti)  collegherà il dipartimento di Antioquia, che ha per capitale MedellÍn, la Valle del Cauca, nota anche come l’”asse del caffè” con la città di CalÍ , il nord della Colombia e i porti sulla costa caraibica.  In questo modo si ridurranno i tempi e i costi del trasporto merci, aumentando la competitività delle produzioni agricole e industriali di queste  regioni  della Colombia che, con l’entrata in vigore del Trattato di libero scambio con gli Stati Uniti, potranno esportare verso  il mercato americano senza barriere doganali.
La Colombia ha di recente adottato una legge sulla Parternship pubblico-privato e ha creato l’Agenzia nazionale di infrastruttura (ANI) con il compito di supervisionare il settore delle grandi opere e fungere da stazione appaltante. L’ANI prevede che entro sei mesi si apriranno le offerte delle due gare per aggiudicare due dei cinque  lotti  in cui è stata divisa la mega-opera. Le successive due gare si apriranno nel  marzo 2013 e l’ultima in giugno 2013.
Il governo della Colombia ha deciso di puntare sulle infrastrutture di trasporto e  si è dato come obiettivo di destinare  10,2 miliardi di dollari all’anno, equivalenti al 3% del PIL , alle suddette infrastrutture. Le autorità colombiane cercano di attrarre investitori a lungo termine con sufficiente capacità finanziaria per costruire e poi gestire in regime di concessione l’opera. L’obiettivo è di quadruplicare entro il 2018  i km delle autostrade a doppia corsia per senso di marcia, portandoli da 790 a 3.400 km; di triplicare la lunghezza delle ferrovie in esercizio da 850 a 2.350 km; di aumentare del 100% la  capacità cargo dei porti; di incrementare  del 50%  la capacità del trasporto aereo, portando i passeggeri dagli attuali 22 a 34 milioni. 
In questo momento sono in esecuzione o in programma  i seguenti progetti autostradali :  la Ruta del Sol (da Bogotà al porto di Santa Marta sul Mar dei Caraibi  per un totale di 1.071 km e un investimento di 2,6 miliardi di dollari, di cui IMPREGILO si è aggiudicata il terzo lotto) , la Autopista de las Americas (un corridoio viario di 1.090 km che collegherà Panama e il nord della Colombia, valorizzando il litorale caraibico colombiano fino a Cartagena de Indias e al porto di Baranquilla),   il raddoppio delle   corsie e modifiche al tracciato dell’Autopista del Llano (pianura)  di 90 km che collega la capitale Bogotà alla città turistica  Villavicencio (capoluogo del dipartimento di Meta) che poi prosegue attraverso una via fluviale sul fiume Meta  da Puerto Lopez a Puerto Carreño in Venezuela e serve al trasporto merci e dinamizzare i traffici con il vicino Venezuela.  
Il direttore dell’AMI ha detto che è una priorità per il paese mettere in atto la multi modalità del trasporto, recuperando il trasporto fluviale e quello ferroviario, che permettono, con investimenti più contenuti,  di abbattere i costi, ridurre le emissioni e gli incidenti e sfruttare le numerose vie d’acqua rendendole navigabili e raccordandole  ai tronchi stradali esistenti che portano ai porti sul Pacifico e sul mar dei Caraibi.  Questo è fondamentale per dinamizzare l’economia in quanto permette di interconnettere i centri di produzione ai porti e quindi migliorare la movimentazione delle merci che si esportano (o si importano) sia verso l’Asia che verso gli Stati Uniti nell’ambito del Trattato di libero scambio.
La Colombia, infine, ha in corso di esecuzione e in programma la costruzione di numerose dighe e bacini idroelettrici, fra cui la contestata diga di Quimbo sul rio Magdalena ad opera di ENEL-ENDESA, mentre IMPREGILO  è impegnata nella realizzazione del progetto idroelettrico sul fiume Sogamoso nella zona nord occidentale della Colombia a 40 km dalla città di Bucaranga.

Giancarlo Pasquini