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Briciole di pane

Corte dei Conti Ue: "Inefficaci" i programmi per ridurre il traffico merci su gomma

Il tribunale chiede a Bruxelles di "sopprimere" i finanziamenti e attuare una valutazione d'impatto

Bruxelles, 16 luglio 2013 - I progetti dell'Unione europea per cercare di spostare il traffico del trasporto merci dalla gomma ad altri tipi di trasporto sono “inefficaci”. È negativo il parere della Corte dei conti dell'Ue sui programmi Marco Polo, ritenuti addirittura da sopprimere, almeno nella loro forma attuale.

Dal 2003, i programmi Marco Polo I e II hanno finanziato progetti volti a trasferire il trasporto merci dalle strade europee verso altre modalità quali le ferrovie, le vie d’acqua interne e il trasporto marittimo a corto raggio. L'obiettivo di Bruxelles è quello di ridurre il traffico, riducendo la congestione stradale e accrescendo la sicurezza. Ma a quanto pare i risultati non sono stati dei migliori.


“In parole semplici, i programmi sono stati inefficaci in quanto non hanno conseguito gli obiettivi che si erano prefissati e hanno avuto scarso impatto nel trasferire il traffico merci dalla strada verso altre modalità di trasporto” ha affermato Ville Itälä, il Membro della Corte responsabile della relazione. Secondo il giudice “non vi sono dati per valutare se gli obiettivi della politica siano stati conseguiti (in termini, ad esempio, di benefici per l’ambiente)”.


Il lavoro della Corte dei Conti è consistito in una verifica in loco dei risultati di 16 progetti completati (di cui 4 erano italiani) rientranti nell’azione “trasferimento modale”. Ma secondo il tribunale lussemburghese “le realizzazioni non sono state all’altezza degli obiettivi fissati dai responsabili politici dell’Ue e l’impatto ottenuto nel trasferire il trasporto merci su gomma verso altre modalità è stato modesto”. Come se non bastasse non vi sono dati affidabili per valutare i benefici attesi dalla riduzione dell’impatto ambientale del trasporto merci, dalla riduzione della congestione del traffico e dal miglioramento della sicurezza stradale. Inoltre non è stato presentato un numero sufficiente di proposte qualitativamente valide in quanto, addirittura, i programmi non erano ben concepiti per le imprese. Uno dei problemi rilevati è stata poi l'eccessiva rigidità nella gestione che ha portato diversi beneficiari a decidere di non attuare i progetti approvati o di terminarli anticipatamente.

La conseguenza di tutto ciò è stata che i risultati dei progetti e la sostenibilità dei servizi finanziati sono stati scarsi. Per questo, conclude la Corte dei Conti “alla luce dei risultati degli attuali programmi, la Corte raccomanda al Consiglio, al Parlamento europeo e alla Commissione di considerare l’eventualità di cessare il finanziamento Ue ai servizi di trasporto merci secondo lo stesso schema dei programmi Marco Polo”, e di subordinare “l’eventuale prosecuzione del finanziamento di tali progetti a una valutazione d’impatto ex ante che mostri se, e in che misura, essi producano un valore aggiunto Ue”.
 

Lorenzo Robustelli

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