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Briciole di pane

Erdogan lancia il bando per il canale alternativo al Bosforo

Al via il progetto del Kanal Istanbul, un canale artificiale di 45 km tra il mar Nero e il mar di Marmara per sostituire il Bosforo

In Turchia Erdogan ha avviato la gara d’appalto per la costruzione di un canale artificiale lungo 45 chilometri che unirà il Mar Nero al Mar di Marmara, per la precisione da Durusu all'insenatura di Kurucesme, rendendo di fatto un'isola la parte europea della megalopoli.

La gara ha riguardato la fase progettuale della ricostruzione dei ponti storici di Odabasi, costruito nel 1530 dall'architetto di Solimano il Magnifico, e di Dursunkoydue che sono lungo il percorso del futuro canale. Secondo l'agenzia stampa governativa turca «Anadolu», che ha citato un portavoce del ministero dei Trasporti, sarebbero cinque le società in lizza.

L'obiettivo ufficiale del governo turco è quello di alleggerire il traffico nell'attuale stretto del Bosforo, in cui ogni anno passano 50.000 navi, e di limitare gli incidenti dovuti alla presenza di forti correnti e di punti in cui l'acqua è poco profonda (l'ultimo incidente risale allo scorso dicembre).

Questo progetto è un'opera comparabile alla costruzione, durante la guerra fredda, della diga di Assuan in Egitto con la differenza che in questo caso i problemi potrebbero essere molto maggiori dei benefici. Definito un progetto «folle» dallo stesso leader turco alla sua prima presentazione nel 2011, il canale è fortemente criticato dalle opposizioni e dagli ambientalisti per i danni che potrebbe causare all’ecosistema e per i rischi di una nuova speculazione immobiliare di massa in una metropoli che ha già superato i 15 milioni di abitanti. A questi dubbi si aggiungono le enormi spese di costruzione. Ufficialmente si parla dell’equivalente di 11,5 miliardi di euro, ma gli esperti prevedono che i costi saranno molto più elevati.

Irene Anna Leone