Etiopia, ferrovie: Addis Abeba rilancia la crescita con la ricetta del ferro
Negoziati in corso con i paesi "Brics" per costruire nuove linee ferroviarie

Roma, 2 maggio 2013- Addis Abeba sta trattando con Brasile, Russia e India per finanziare e costruire collegamenti ferroviari, dopo aver già raggiunto accordi con Cina e Turchia per altri tratti ferroviari.
Stando a quanto riportato oggi dall'agenzia di stampa Bloomberg, l'Etiopia vuole costruire 4.744 chilometri di linee ferroviarie per 5,9 miliardi di dollari con l'intento di ridurre i costi del trasporto su gomma che sta soffocando la crescita del Paese, quest'anno pari al 6,5%, contro la media dell'8,7% degli ultimi cinque anni.
Secondo quanto precisato dal Direttore di Ethiopian Railways, Getachew Betru, Mosca potrebbe finanziare i 587 chilometri delle linea ferroviaria nel sud del Paese per collegarlo al porto di Lamu, in Kenya, mentre aziende brasiliane potrebbero costruire 439 chilometri di linea verso il Sud Sudan e l'India sta valutando il finanziamento per una linea fino al porto di Gibuti.
L'azienda ferroviaria statale ha intenzione di costruire oltre 2.000 chilometri di linea nell'ambito del piano di crescita del Paese previsto fino alla metà del 2015. Addis Abeba ha infatti dato priorità agli investimenti nelle infrastrutture con l'intento di trasformare uno dei Paesi meno sviluppati del mondo in una nazione a medio reddito entro il 2025.
Un programma di ammodernamento infrastrutturale che è in piedi già dal 2007. Nel giugno 2011 il governo etiope ha assegnato a un'impresa indiana, “Overseas Infrastructure Alliance” (OIA), un contratto per disegnare il tracciato della rete ferroviaria che collegherà il nord dell'Etiopia, dalla città settentrionale di Mekele, con Gibuti, capitale dell’omonima Repubblica del Corno d’Africa e principale porto di transito per le importazioni e l'export dell’Etiopia.
Anche un consorzio italiano è sui “binari” africani della linea per Gibuti: “Consta” di Padova sta eseguendo i lavori per il ripristino del tratto più danneggiato, circa 114 km, della linea ferroviaria Gibuti-Etiopia.
I lavori, finanziati dall’Unione Europea, prevedono la completa sostituzione dei binari e l’ammodernamento della rete ferroviaria. Essendo prevista, inoltre, la posa di circa 160.000 traversine ferroviarie in calcestruzzo armato precompresso e non essendoci stabilimenti industriali in Etiopia e negli stati limitrofi, è stata avviata un’iniziativa industriale con l’impiego di personale locale per la prefabbricazione di traversine.
Si tratta dunque di un intervento da più punti di vista fondamentale per garantire lo sviluppo economico dell’Etiopia e per facilitare l’integrazione regionale all’interno del Paese.