Fs ad alta velocità, il fatturato dall'estero sale del 30%
Le vendite dei biglietti a passeggeri stranieri sono passate da 200 a 270 mln
Roma, 13 marzo 2012 - Mentre la concorrenza in Italia affila le sue armi, Ferrovie dello Stato cresce all'estero. Secondo quanto risulta a MF-Milano Finanza il bilancio 2011 delle Fs, che sarà presentato tra poche settimane, evidenzierà un boom dei ricavi dai mercati esteri. Una crescita del 30% delle vendite oltralpe, dai 200 milioni del 2010 a ben 270 milioni lo scorso anno.
Un risultato reso possibile dall'attivismo di Trenitalia su tutti i canali di vendita, ma in particolare sul web, come testimonia anche il premio assegnato ieri alla controllata di Fs per il miglior sistema europeo per la pianificazione dei viaggi. La spinta maggiore in questo senso è arrivata dall'Europa, dal Nord America ma anche dall'Australia e dal Medio Oriente. E nel prossimo futuro Ferrovie si propone di lavorare ancora di più in questa direzione, per intercettare una quota ancora più ampia di turisti esteri, più o meno facoltosi. Anche perché a partire dalla prossima primavera il gruppo guidato dall'amministratore delegato Mauro Moretti dovrà fare davvero fare i conti con l'arrivo sul mercato del concorrente privato Ntv. Secondo quanto risulta a MF-Milano Finanza, infatti, l'Agenzia nazionale per la sicurezza ferroviaria (Ansf) sarebbe davvero agli sgoccioli con le procedure relative alle ultime certificazioni di sicurezza richieste e a giorni l'iter dovrebbe essere concluso, così da rispettare l'ultima previsione dell'amministratore delegato di Nuovo trasporto viaggiatori, Giuseppe Sciarrone. Pochi giorni fa, infatti, aveva annunciato ufficialmente la partenza di Italo (questo il nome dato da Ntv ai suoi treni Alstom) subito dopo Pasqua, cioè ai primi di aprile. È vero che la dead line precedente era stata fissata ai primi di marzo, e prima ancora si prevedeva che i treni del gruppo fondato da Diego Della Valle, Gianni Punzo e Luca Di Montezemolo partissero entro l'autunno del 2011, ma ora la scadenza dovrebbe essere rispettata.
Del resto sono state tante le scaramucce che hanno visto per protagonisti Fs e Ntv lo scorso anno, da ultimo le lamentele presentate dal gruppo privato al governo solo qualche mese fa, come riportato da MF-Milano Finanza. E anche ora che ogni tassello sembra essere andato al suo posto le polemiche non sono del tutto scemate. La settimana scorsa, per esempio, parlando del concorrente privato Moretti ha detto che per il suo ingresso nel mercato italiano era stato steso un tappeto rosso. A distanza il presidente di Ntv Montezemolo ha replicato che lungi dall'essere stata facilitata, Ntv ha dovuto affrontare un percorso difficile per rompere il monopolio italiano del trasporto su rotaia.
Di certo c'è che per affrontare la concorrenza le Ferrovie spingeranno al massimo l'acceleratore su tutti i business più remunerativi e in questo quadro s'inserisce anche il focus sui ricavi provenienti dall'estero. Quest'anno si progetta il lancio di partnership con i grandi tour operator e distributori internazionali per migliorare la penetrazione dell'offerta di Trenitalia in Europa ma anche Oltreoceano. E si tratta evidentemente di proposte tutte puntate sui treni ad alta velocità, che sono i più remunerativi e anche quelli che saranno in diretta concorrenza con i privati. Senza parlare della presenza diretta dei servizi del gruppo sui mercati esteri. Anche su questo fronte l'anno passato le Fs sono state molto attive, dopo aver acquistato alla fine del 2010 Arriva Deutschland, che gestisce il trasporto locale su rotaia e bus in alcuni Land tedeschi. A metà 2011, per esempio, la società, ribattezzata Netinera, si è aggiudicata una gara da 240 milioni (in otto anni) per il trasporto passeggeri nella regione della Bassa Sassonia. Ancora, sul finire del 2011 sono partiti i primi treni della joint venture con i francesi di Veolia Transportation, per collegare alcune grandi città italiane con Parigi e altri capoluoghi transalpini. Per ora si tratta solo di collegamenti notturni e transfrontalieri, ma se l'alleanza reggerà (Veolia ha detto di voler vendere il business trasporti) la joint venture (Tvt) potrebbe anche partecipare alle gare per l'alta velocità che saranno bandite in Europa, a partire dal Regno Unito.