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Briciole di pane

I No Tav criticati dal Wall Street Journal

Secondo un articolo apparso nella prima pagina del quotidiano USA, con la loro opposizione alla Torino Lione, mettono a rischio 8 mila posti di lavoro

Torino, 23 agosto 2011 - Gli esponenti del movimento No Tav – che si oppone alla realizzazione della Nuova Linea Torino Lione (NLTL) – mettono a rischio 8mila posti di lavoro e una spinta agli scambi commerciali che solo per la provincia di Torino significherebbe un aumento dell’1% del Pil.  A dirlo non è un fautore dell’opera a tutti i costi, ma uno dei più importanti giornali economici al mondo - il Wall Street Journal – in un articolo di Stacy Meichtry apparso in prima pagina dell’dizione del 22 agosto scorso (e ripreso in Italia da La Stampa).  
Nell’obiettivo del WSJ c’è in particolare il comportamento e lo spirito del Movimento No Tav che da oltre due decenni  con le sue proteste “toglie un’opera fondamentale all’intero Nord-Ovest”. Si tratta, secondo il WSJ, di un atteggiamento retrogrado che dà dell’Italia un’immagine di Paese frenato da pochi oppositori. 
A sintetizzare l’opinione del giornale, basta il titolo dell’articolo “Protesters Make Italian Rail Project The Little Engine That Couldn’t”  (letteralmente, come spiega La Stampa, “I protestatari italiani rendono un programma ferroviario italiano quel piccolo motore che non ce la fa”), che riprende in negativo il titolo di una famosa favola USA (“The Little Engine That Could” cioè “Il piccolo motore che ce la fa”). La fiaba originale  si basa sulle imprese dei pionieri americani impegnati nella conquista del West e nella realizzazione della ferrovia.  La trama, anzi, si snoda sulle vicende di un piccolo  motore  blu che accetta il compito di trascinare un pesantissimo convoglio ferroviario in cima ad una collina: un’impresa rifiutata da motori ben più potenti e grandi. “Si ce la posso fare”, il motto del motorino della favola, è alla base dell’ottimismo e della voglia di intraprendere americani  che vengono contrapposti al comportamento dei No Tav in Italia fatto di proteste, azioni di strada, scontri legali e preghiere di fatto contro il progresso.
Sempre il WSJ, tuttavia, sottolinea che, nonostante tutto, il Governo  è andato avanti aprendo il cantiere di Chiomonte: il primo concreto passo verso la realizzazione della NLTL.
Quella del WSJ d’altra parte, non è che l’ultima di una serie di critiche internazionali e nazionali che i No Tav  negli anni si sono attirati. Il Movimento, infatti, oltre che dal vecchietto posto sulle bandiere con il treno crociato, è spesso ironicamente identificato con l’immagine di Asterix e Obelix (i personaggi di un noto fumetto francese), impegnati a difendere il loro villaggio fortificato contro qualsiasi cambiamento.  A “colorare” poi la loro vicenda, ci hanno pensato anche l’attore Gerard Depardieu e il comico Beppe Grillo. Affiancati adesso da WSJ.

Andrea Zaghi

  Il testo originale dell'articolo ed i commenti