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Briciole di pane

Il Consiglio Ue sostiene lo sviluppo del Cielo unico europeo

I ministri danno l'ok al progetto della Commissione. "Sarà uno dei principali motori della crescita"

Bruxelles, 16 settembre 2013 - I ministri degli Esteri dell'Ue sostengono l'iniziativa della Commissione europea per il Cielo unico europeo (Ses, Single European Sky). È quanto è emerso dal Consiglio Trasporti informale che si è svolto oggi a Vilnius, in Lituania, Paese con la presidenza di turno dell'Unione. I rappresentanti degli Stati membri hanno concordato di perseguire i principali obiettivi del Ses: migliorare la sicurezza aerea, aumentare la capacità dello spazio aereo, ridurre i costi di viaggio e gli affetti ambientali delle emissioni, il tutto puntando ad avere un sogetto regolatore unico.
“Uno dei principali motori della crescita economica europea è la realizzazione dello spazio comune del trasporto aereo” ha dichiarato Rimvydas Sinkevicius, ministro dei Trasporti e delle Comunicazioni lituano. Per Sinkevicius “al fine di garantire la crescita economica e l'efficace funzionamento del mercato unico, il sistema di servizi di navigazione aerea europea dovrebbe essere il più forte possibile, così come agire in modo coerente. Questo potrebbe creare tutte le condizioni necessarie per facilitare il trasporto delle merci, delle persone e dei servizi”.
Il pacchetto è stato lanciato nel 2004 e modificato nel 2009 concentrandosi sul miglioramento delle norme di sicurezza esistenti, l'aumento dell'efficienza del traffico aereo, la realizzazione della capacità dello spazio aereo ottimale e la riduzione dei ritardi. Ma da allora i progressi sono stati molto lenti e ora l'esecutivo di Bruxelles vuole puntare su un Ses II. “Qualcuno mi ha detto da alcuni che Ses 2 richiede 'troppo e troppo presto' agli Stati e che non c'è una vera urgenza. Non sono d'accordo - e vorrei riassumere la situazione in maniera un po' diversa. La mia opinione è che il livello di realizzazione del cielo unico è stato 'troppo poco e troppo lento'” ha affermato Simm Kallas, commissario europeo ai Trasporti, anche lui al summit di Vilnius.
Il settore dell'aviazione civile ha un grande impatto sull'economia europea: impiega circa 7,8 milioni di lavoratori e contribuisce con 475 miliardi al Pil europeo. Il sistema europeo di gestione del traffico coinvolge 28 istituti nazionali con i sistemi e le regole che controllano più di 100 fornitori di servizi di navigazione aerea diversi. A questo proposito, l'Europa è ancora dietro agli Stati Uniti, che copre lo spazio aereo di dimensioni simili con un solo istituto nazionale.
“I servizi di assistenza sono oggi il fattore di costo più importante nella gestione del traffico aereo. Sono una delle principali fonti di inefficienza rispetto, ad esempio, agli Stati Uniti, che su uno spazio aereo di dimensioni simili al nostro agisce con un unico fornitore - a differenza dei 28 fornitori che abbiamo in Europa. Il sistema statunitense controlla 84% in più di ore di volo con il 7% in meno di controllori. Costa anche quasi il 40% in meno per ogni ora di volo” ha sottolineato Kallas.
Al Consiglio per l'Italia ha partecipato Rocco Girlanda, sottosegretario al Ministero delle Infrastrutture e Trasporti. “Molto lavoro è stato fatto nel settore dell'Air Traffic Management con i primi due pacchetti Ses – ha detto il sottosegretario - ma occorre tempo per consolidarne i risultati, discutendo e, dove necessario, rivedendo le misure proposte nel pacchetto”. Un pacchetto che con ogni probabilità potrebbe essere gestito, nella sua parte finale, dall'Italia quando nel luglio prossimo assumerà il suo semestre di presidenza. “Il progetto del Cielo Unico Europeo - ha concluso il sottosegretario - è giunto ad un momento decisivo e, in questo senso, la Presidenza Italiana del Consiglio Europeo del 2014 giocherà un ruolo cruciale nel processo di finalizzazione del Ses II Plus, dove il nostro Paese sta giocando un ruolo importante e, soprattutto, costruttivo”.
 

Lorenzo Robustelli