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Briciole di pane

Il contributo dell'AIPCR italiana

Il Congresso Mondiale messicano chiude e riassume un quadriennio di vita dell’AIPCR specialmente proficuo in termini di studi e di iniziative volte al perseguimento degli obiettivi dell’Associazione, al quale ha contribuito non poco il Comitato Nazionale Italiano. Voglio sinteticamente illustrarvi i risultati di spicco ai quali è pervenuta la ricerca italiana nella materia, con particolare riguardo agli studi realizzati dai nostri Comitati tecnici.

Gli studi da presentare al Congresso sono stati scelti in base al loro contenuto di innovazione tecnologica applicata alla costruzione delle opere stradali, così come alla gestione delle reti (con esempi concreti di global service).

Particolare attenzione in particolar modo sarà data ai temi concernenti la sicurezza stradale, la sostenibilità e la compatibilità ambientale delle costruzioni stradali, le analisi costi/benefici e costi/risultati come determinanti per il contenimento dei costi, le verifiche globali delle pavimentazioni stradali, in ottemperanza alle richieste dei nuovi capitolati prestazionali per le opere pubbliche, nonché la definizione di metodiche (come la protezione catodica del cemento armato) per la conservazione dell’integrità dei materiali impiegati nella costruzione delle opere d’arte. Senza dimenticare gli aspetti più green del progetto di strade, che orientano la ricerca verso le pavimentazioni fotocatalitiche o la fitotecnologia stradale.

Nell’ambito del Tema A (Realizzazione di opere d’arte e gallerie) saranno presentati tre analisi:

- Il primo paper ha delineato il quadro tecnico di riferimento per il progetto delle gallerie delle rete statale, per il quale - tramite Circolari Anas e Linee Guida  sono stati adottati i più moderni criteri di sicurezza, ispirati ai contenuti della Direttiva 2004/54/CE Requisiti minimi di sicurezza per le gallerie della rete stradale transeuropea.

- Sempre targata Anas è la seconda memoria che riassume i dettagli di una tecnica innovativa, che ha già svolto un buon percorso nell’ambito della terotecnologia delle strutture esistenti, per la salvaguardia della durabilità dei manufatti moderni, costruiti prevalentemente in cemento armato: si tratta della protezione catodica degli acciai, per contrastare i fenomeni di corrosione, già all’attenzione delle più lungimiranti amministrazioni pubbliche italiane.

- Il terzo contributo affronta un caso particolare di pavimentazione flessibile su ponti metallici a pianta ortotropa, che pone problemi particolarmente complessi per le miscele bituminose a causa dell’elevata deformabilità indotta dai carichi di traffico. Innovativa anche in questo caso la soluzione proposta: l’inserimento nella pavimentazione di una rete elettrosaldata e solidarizzata ai bordi dell’impalcato, la cui valutazione di deformabilità – ai fini della previsione prestazionale della sovrastruttura – è stata condotta tramite un Modello FEM 3D.

Nel Tema B (Metodi e sistemi per la gestione delle reti stradali) vengono presentate due case history di global service italiano: si tratta delle esperienze condotte dalle province di Napoli e Firenze, che – fra le prime in Italia - hanno affidato a un general contractor la manutenzione della propria rete stradale, al fine del miglioramento del servizio e la riduzione dei costi complessivi.

In evidenza: le criticità amministrative emerse in fase di affidamento dell’incarico, le difficoltà nell’adozione dei criteri per la valutazione delle prestazioni previste (strategico il capitolato tecnico posto a base della gara di affidamento del servizio), e l’importanza del ruolo di controllore da parte dell’ente cui spetta l’attività di verifica dei servizi appaltati.

Sempre nella Sezione B sono illustrate le nuove tecnologie a base laser - dette ad alto rendimento - per rilievi geometrici e ispettivi dell’infrastruttura stradale, in grado di rilevare anche lo stato di conservazione delle pavimentazioni, da cui ricavare dati caratteristici dello stato di servizio e della sicurezza, assai utili in fase gestionale. Come ad alto rendimento sono anche le tecniche di misura utilizzate per le verifiche in qualità delle pavimentazioni stradali, secondo i più recenti capitolati prestazionali – performance related - targati Anas, che prevedono indicatori predefiniti misurati con apposite macchine.

Nell’ambito del Tema C (Sistemi tecnologici a servizio della sicurezza stradale) gli studi sintetizzano alcune esperienze applicative, in cui la tecnologia ha migliorato il livello di sicurezza delle strade. Sono illustrati gli impieghi nell’ambito del progetto degli attraversamenti pedonali, il sistema per il controllo della velocità media in autostrada (detto Safety Tutor), che tanti benefici ha prodotto in termini di riduzione dell’incidentalità, e l’utilizzo di sistemi gestionali per realizzare la così detta ‘corsia dinamica’, ovvero l’uso della corsia di emergenza come corsia di marcia lenta nei casi di picco del traffico, che consente la fluidificazione del traffico e la riduzione dell’inquinamento.

Quanto ai materiali innovativi nelle costruzioni stradali (Tema D) si è optato per una dissertazione sui bitumi modificati, che oggi rappresentano una eccellenza italiana nel settore delle pavimentazioni, essendo realizzati con la certezza delle prestazioni che andranno a fornire, in forza dei Criteri di controllo previsti dai nuovi Capitolati prestazionali Anas, e dove il nuovo orizzonte è rappresentato dalle modifiche degli strati profondi di base, che si rendono indispensabili a fronte dell’uso sempre più massiccio dei materiali riciclati. Infine, una case history di applicazione di conglomerato bituminoso tiepido, a Bologna, scelto per l’alta lavorabilità e che ha garantito una miglior posa in opera della pavimentazione, su cui dovrà circolare il nuovo sistema di trasporto pubblico a guida ottica CIVIS (che presuppone l’elevata regolarità del piano di via oltre a particolari caratteristiche illuminotecniche).

Infine, il Tema E (Energia e ambiente): lo sviluppo delle tecnologie volte all’impiego di fotocatalizzatori - quali il biossido di titanio - ha conosciuto un notevole incremento negli ultimi anni grazie a studi condotti da molte Università e da alcuni partner industriali. Oggi, le pavimentazioni eco-sostenibili sono una realtà, in grado di rispondere sia alle prestazioni meccaniche delle pavimentazioni che alla capacità di abbattimento degli inquinanti. Il settore è in forte espansione in Italia, ma si sta affermando anche una scienza tutta italiana: la fitotecnologia stradale ovvero quando il ‘verde stradale’ può rappresentare la soluzione scientifica ai problemi di inquinamento da traffico. Infine, il ‘green corridor’ in costruzione lungo l’autostrada del Brennero: dove sarà operativo un impianto per la distribuzione dell’idrogeno che alimenterà flotte di mezzi pubblici: quando la mobilità sostenibile si realizza a partire dalle fonti rinnovabili.

Pietro Ciucci Presidente CNI