Il Corridoio 24 in mostra a Genova
Sino al 12 ottobre al Genoa Port Center farà tappa l'installazione itinerante
Milano, 5 ottobre 2012 – Il «Corridoio 24 Genova-Rotterdam» è un'infrastruttura che interessa alcuni tra i territori più ricchi dell'Unione Europea (la cosiddetta «blu banana»), aree nelle quali risiedono circa 70 milioni di cittadini europei. Si stima che ogni anno transitino su questa direttrice circa 700 milioni di tonnellate di merci, circa il 50% del trasporto ferroviario merci sull'asse nord-sud. L'apertura dei tunnel del Lötschberg nel 2007 e del Gottardo (attesa per il 2017) rendono questo Corridoio una delle infrastrutture fondamentali per l'Europa e ne ampliano ulteriormente le potenzialità.
Tuttavia, alcuni importanti colli di bottiglia e la mancanza di un coordinamento transregionale minacciano le potenzialità di questo asse, limitando il suo sviluppo economico e territoriale. Per questo motivo, nel mese di marzo del 2010, è stato lanciato il progetto Code 24 (Corridor 24 Development Rotterdam - Genoa), iniziativa a cui partecipano 15 partner che rappresentano in prevalenza enti territoriali e università localizzati in Olanda, Germania, Francia, Svizzera e Italia: porto di Rotterdam, Università di Utrecht, Università di Duisburg-Essen, Università di Kehl, Transcare, RV Ruhr, RV Rhein-Main, VR Rhein-Neckar, Stadt Mannheim, TR Karlsruhe, ETH Zürich, PTV France, Uniontrasporti, SiTI, Autorità Portuale di Genova.
Scopo del progetto Code 24 è quello di analizzare il corridoio ferroviario 24 Genova-Rotterdam prevalentemente sotto i profili economico, infrastrutturale e ambientale ai fini di: evidenziare le attuali strozzature esistenti lungo tale asse di comunicazione; individuare possibili soluzioni e scenari di sviluppo; sottolineare i benefici economici e sociali derivanti dall'infrastruttura ferroviaria; sviluppare i potenziali collegamenti ferroviari tra i due porti e l'hinterland. Il progetto ha inoltre lo scopo di promuovere il dibattito che scaturisce dalla necessità di realizzare tale corridoio transeuropeo, attraverso una concreta e formale cooperazione dei territori attraversati da questa infrastruttura, rivolta allo sviluppo e all'integrazione economico-sociale delle regioni interessate dal corridoio.
Al fine di aiutare gli operatori economici e i cittadini delle aree interessate a comprenderne le criticità, le opportunità per i territori ma anche per valutarne l'impatto positivo sulla comunità europea nel suo complesso, nell'ambito del progetto è stata realizzata un'installazione itinerante, che da oggi (e fino al 12 ottobre) fa tappa a Genova, presso il Genoa Port Center, il centro educativo espositivo del porto di Genova. Una serie di postazioni multimediali e un grande pannello esplicativo aiuteranno a comprendere in maniera immediata il senso e l'utilità di tale infrastruttura.
«La realizzazione del Corridoio 24, che sta diventando una realtà, deve essere l'occasione per ridi-segnare la visione complessiva della portualità all'interno della politica trasportistica europea», ha affermato Luigi Merlo, Presidente dell'Autorità portuale di Genova. «La ridefinizione delle reti Ten e l'annunciata direttiva europea sui porti prevista per il 2013, devono essere accompagnate da una unica visione unitaria e strategica della quale Genova sarà pienamente protagonista. Nel frattempo, con i partner del progetto Code 24, stiamo lavorando per eliminare i colli di bottiglia e rafforzare l'infrastruttura tecnologica e telematica».
Il Code 24, che è stato qualificato dalla Commissione Europea come «progetto strategico» proprio per le sue caratteristiche di transnazionalità, di complessità, di alto profilo e di strategicità per il territorio comunitario, si inserisce nel programma comunitario Interreg IVB-North West Europe. L'Italia, pur non essendo inclusa nel territorio eleggibile da questa linea di finanziamento, è stata ammessa comunque (nella figura dei partner italiani SiTI, Uniontrasporti e Autorità Portuale di Genova) in considerazione del rilevante carattere transnazionale del progetto. Code 24 si è formalmente avviato con il kick-off meeting tenutosi a Mannheim il 24 marzo 2010 e con la conferenza pubblica inaugurale (a Mannheim, 7 maggio 2010) alla quale hanno partecipato circa 250 delegati. Il budget complessivo del progetto è di 6,7 milioni di euro e il lead partner è l'Ente Regionale del Rhein-Neckar (Mannheim). La conclusione del progetto è prevista per il 31 dicembre 2013, ma è stata chiesta una proroga al 2014 con il contestuale ingresso di nuovi partner e lo sviluppo di ulteriori attività.