Il Sudafrica sale sul treno degli investimenti
Il gruppo parastatale Transnet ha annunciato un piano di investimenti infrastrutturali per 300 miliardi di Rand (circa 30 miliardi di euro)
Transnet "prevede di creare fino a 588.000 nuovi posti di lavoro in vari settori economici" tramite il suo piano di sviluppo denominato Strategia di domanda di mercato (Mds). Il piano intende espandere le infrastrutture ferroviarie, portuali e di condutture in modo da aumentare in modo significativo la capacità di trasporto merci, soprattutto di prodotti come ferro, carbone e manganese; e di dirottare su rotaia buona parte del traffico merci ora su gomma.
L'Mds - afferma il comunicato dell'Ente parastatale - "catapulterà Transnet freight rail (Tfr, che gestisce il traffico ferroviario merci, e che con 205 miliardi di Rand ha la parte del leone nel piano di investimenti) fra le cinque maggiori aziende ferroviarie merci del mondo. Entro il 2019, il volume merci su rotaia dovrà passare da 200 a 350 milioni di tonnellate, e il 92% del traffico container dovrà essere gestito da Tfr (ora e' al 79%). Il volume del traffico portuale dei container dovrà quasi raddoppiare, da 4,3 a 7,6 milioni di TEU (Unità di misura per il traffico container), mentre quello dei prodotti petroliferi attraverso oleodotti passerà dagli attuali oltre tre miliardi di litri a piu' di 20 miliardi di litri. I ricavi di Transnet, secondo il piano, passeranno da 46 a 128 miliardi di Rand entro il 2018/19.
Secondo analisti e operatori economici, la rete di trasporti obsoleta e inadeguata rappresenta la principale strozzatura che frena il pieno sviluppo delle capacità produttive del Sudafrica, gigante minerario e grande esportatore di materie prime. Il piano di Transnet si inquadra nel più ambizioso programma di sviluppo decennale da 320 miliardi di euro annunciato a febbraio dal ministro delle Finanze Pravin Gordhan. L'alto tasso di disoccupazione (24%, ma oltre il 50% per i giovani) rappresenta il pericolo maggiore per la stabilità del governo del presidente Jacob Zuma e dell'African national congress (Anc), il partito di Nelson Mandela che, dopo aver sconfitto il regime razzista di apartheid, guida il Paese dal 1994.