Infrastrutture, il Messico avvia il programma quinquennale per attrarre investimenti
Previste nuove opere e altre di ammodernamento. 46 miliardi di dollari destinati alle infrastrutture di trasporto
Roma, 5 Settembre 2013 - In tempo di crisi economica internazionale, i paesi si promuovono al meglio per attrarre investimenti e favorire lo sviluppo interno, incentivando la competitività. E’ anche l'obiettivo del Messico, per riuscire a costruire le strade, ferrovie, i porti e gli aeroporti di cui ha bisogno. Nei giorni scorsi, secondo quanto ha fatto sapere l’ANCE ai propri soci, il Governo centroamericano ha reso noto il Programma di Investimenti in Infrastrutture di Trasporto e Comunicazioni 2013-2018 durante una cerimonia presieduta dal Presidente Enrique Pena Nieto e dal Segretario per le Comunicazioni e i Trasporti Gerardo Ruiz Esparza.
Il programma è vasto e ambizioso e prevede di investire in infrastrutture di trasporto e telecomunicazioni 1.300 miliardi di pesos messicani, equivalenti a circa 102 miliardi di dollari, di cui 46 miliardi per il trasporto e gli altri 56 miliardi per il settore Tlc.
Per i prossimi 5 anni i progetti di infrastrutture prevedono sia nuove opere che ammodernamento e ampliamento di quelle già esistenti. Di questi progetti, la maggior parte riguarderà le infrastrutture stradali (149 progetti), seguono poi i porti, gli aeroporti (con 21 progetti ciascuno) e le ferrovie (19 progetti). Dei 46 miliardi di dollari destinati al trasporto, circa 30 miliardi serviranno per le strade, 7 miliardi per le linee ferrate, 5 miliardi per i porti e 2,5 miliardi per gli aeroporti.
Il Programma Infrastrutture 2013-2018 si situa nel quadro del più generale Piano Nazionale di Sviluppo 2013-2018 (PND - Plan Nacional de Desarrollo), adottato nel maggio scorso e di cui sviluppa in particolare la quarta direttrice relativa all'eliminazione degli ostacoli per la creazione di un 'Messico Prospero'. Tra le azioni per perseguire tale obiettivo, è stato infatti previsto lo sviluppo di una migliore rete infrastrutturale di trasporti e logistica (strade, autostrade, ferrovie, porti e aeroporti) che possa aumentare la produttività dell'economia e le interconnessioni all'interno del Paese, nonché promuovere lo sviluppo regionale e migliorare la qualità di vita della popolazione.
Complessivamente il Programma prevede l'impegno a generare un totale di investimenti pubblici (federali e statali) e privati per circa 4 mila miliardi di pesos messicani, che oltre a infrastrutture e Tlc andranno a energia, elettricità e sistemi idrici.
Durante la cerimonia, il Presidente Pena Nieto ha sottolineato come il Messico possa contare su una posizione geografica privilegiata, il che richiede però infrastrutture moderne e tecnologicamente avanzate, affinché la sua posizione strategica si converta in un fattore di competitività, in grado di rispondere alle crescenti esigenze interne e di integrazione del Paese nei mercati internazionali. A tal fine, il Programma Infrastrutture e Comunicazioni 2013-2018 intende convertire il Messico in un importante centro logistico ad alto valore aggiunto.
Gli investimenti verranno realizzati in forma di partnership pubblico-privato. Il Presidente Pena Nieto, inoltre, ha annunciato che il volume degli investimenti potrebbe persino aumentare qualora la riforma fiscale venga approvata entro l'anno.
Ecco gli aspetti principali per ciascuna area.
TRASPORTO SU STRADA. Il Programma intende rendere la rete stradale del Paese (che copre 374.262 km) più sicura, ampia e in buone condizioni, in modo da connettere meglio le varie regioni e avvicinare le comunità lontane. Si prevede la costruzione di 5.410 km di strade e autostrade, inclusa l'introduzione di sistemi segnaletici intelligenti, e 13.000 km di strade rurali. Tra i principali progetti si menzionano l'autostrada 'Siglo XXI', che connetterà il Golfo del Messico al Pacifico, all'altezza degli Stati di Puebla e Morelos, e l'autostrada Guanajuato-San Miguel de Allende. Sono inoltre previste, per la seconda metà dell'anno, le licitazioni delle autostrade Tuxtla-Villaflores, Tuxpan-Tampico, Cardel-Poza Rica, Atizapan-Atlacomulco, Pachuca-Huejutla e Comitan-frontiera con il Guatemala. Il Programma prevede inoltre alcune misure per decongestionare il traffico della capitale: nell'area metropolitana di Città del Messico saranno realizzate la connessione con l'autostrada Mexico-Pachuca tramite il viadotto Indios Verdes-Santa Clara, la connessione con l'autostrada Mexico-Cuernavaca con il secondo livello stradale del Periferico e si ampliera' la rete della metropolitana.
LINEE FERROVIARIE. Il Programma Infrastrutture prevede il miglioramento di circa 371 km di tratte dedicate al trasporto merci e l'installazione di moderni sistemi di segnalamento. Il Presidente Enrique Pena Nieto ha, inoltre, proposto un cambio nella politica di trasporto pubblico, rilanciando le ferrovie per il trasporto passeggeri. Gli investimenti nel trasporto su rotaia saranno preordinati a ridurre i tempi di percorrenza nelle aree metropolitane, le emissioni di CO2 e a decongestionare il traffico automobilistico nelle maggiori arterie stradali del Paese. I principali progetti ferroviari per trasporto passeggeri, per un totale di 583 km, interessano i collegamenti tra Città del Messico e le emergenti aree di Toluca e Queretaro, il treno trans-peninsulare Merida-Riviera Maya, un treno leggero nell'area di Guadalajara e una nuova linea per la metropolitana di Monterrey.
PORTI. Il Programma Infrastrutture intende potenziare l’operatività dei principali porti messicani per convertirli in importanti piattaforme logistiche nei traffici verso il Nord ed il Sudamerica, così come verso l'Asia e l'Europa (il Messico vanta 11.500 km di coste), superando gli attuali problemi di saturazione. In particolare, si punterà ad accrescere la capacità di movimentazione container del 60%, da 5 a 8,5 milioni di TEUs, e sulla multimodalita' dei grandi porti di Veracruz, Altamira, Manzanillo e Lazaro Cardenas. Si prevede inoltre la costruzione di 9 nuovi terminal e di un terminal per il traffico da crociera.
AEROPORTI. Si prevede la modernizzazione e/o l'ampliamento degli aeroporti di Chetumal, Hermosillo, Hidalgo, Nuevo Laredo, Puerto Vallarta e Toluca, così come il completamento del nuovo aeroporto di Palenque. Il Programma nulla prevede invece sulla costruzione del nuovo aeroporto di Tulum, il cui progetto permane in fase di stallo. Infine, una menzione speciale del Programma è dedicata all'esigenza di risolvere il problema di saturazione operativa dell'Aeroporto Internazionale di Città del Messico (AICM), senza però prospettare le possibili soluzioni (ampliamento di strutture già esistenti o costruzione di un nuovo aeroporto). Al momento, sono ancora in corso gli studi circa le possibili opzioni, la cui pubblicazione è prevista entro l'anno in corso.
TELECOMUNICAZIONI. Oltre ai quattro settori infrastrutturali di trasporto sopra esposti, un quinto 'volet' del Programma Infrastrutture riguarda le reti di telecomunicazioni ed è diretto ad ampliare la copertura, incentivare la concorrenza e far sì che la recente riforma costituzionale in materia trovi efficace applicazione. L'obiettivo prioritario di favorire l'accesso universale alle reti verrà perseguito tramite un investimento pubblico di circa 73 miliardi di pesos messicani (quasi 6 miliardi di USD).