Infrastrutture, Russia: nuove misure per favorire investimenti esteri

Roma, 28 ottobre 2015 - Le infrastrutture come precondizione per lo sviluppo del territorio. E uno dei temi discussi al IV Forum Eurasiatico che si è svolto nei giorni scorsi a Verona. Una due giorni per verificare e aumentare le possibilità di business tra Italia e Russia, ma anche per sviluppare ulteriormente l'integrazione tra Paesi nell'ambito dell'Unione economica eurasiatica. Denis Manturov, ministro per il Commercio e l'Industria della Federazione Russa intervenendo al Forum ha dichiarato: “Il Governo russo sta lavorando a misure supplementari per favorire gli investimenti esteri nel settore delle infrastrutture”. Esiste infatti per la gigantesca Russia, come ha spiegato poi Vladimir Lebedev, consigliere del sindaco della capitale nel corso del meeting, un bisogno impellente di infrastrutture. La densità delle strade in Russia è infatti inferiore due volte e mezzo a quella Europa perfino nella regione di Mosca.
Un recente studio di Ernst e Young sul mercato russo mostra come negli ultimi anni sono stati annunciati 325 progetti infrastrutturali, il 151% pianificati per essere realizzati tra il 2015 e il 2030, con investimenti di 969 miliardi di dollari.Gazprombank invece prevede entro il 2020 investimenti in infrastrutture paria 650 miliardi, il 20% dei quali nell'ambito delle ferrovie.
In Russia i progetti infrastrutturali sono sempre stati grandiosi: come quello di un tunnel attraverso lo Stretto di Bering, che unirebbe Russia e America, e poi di un'autostrada parallela alla Transiberiana che permetterebbe di partire in auto da New York per arrivare a Londra. Limitandosi, per così dire, al continente eurasiatico, Vladimir Putin e il presidente cinese Xi Jinpingsi sono impegnati a unire il grande progetto di una nuova Via della Seta al corridoio di trasporto eurasiatico, che immagina una linea ferroviaria ad alta velocità tra Mosca e Pechino accanto all'intera piattaforma per lo sviluppo economico dell'Asia Centrale, su cui sta lavorando Pechino.