Infrastrutture Verdi, Potočnik: "Coinvolgere autorità locali e società civile"
Il responsabile Ue dell'Ambiente: "Sono alleati importanti negli sforzi della Commissione"
Roma, 6 novembre 2013 - Per permettere uno sviluppo europeo delle Green Infrastructure (Gi), le infrastrutture verdi e compatibili con l'ambiente, c'è bisogno di coinvolgere le istituzioni locali e la società civile. È quanto ha ribadito il Commissario europeo per l'Ambiente, Janez Potočnik, secondo cui questo tipo di infrastrutture aumenterà la “capacità dell'Europa di fronte a una serie di sfide importanti, dal cambiamento climatico, alla perdita di biodiversità, e ai disastri naturali come inondazioni e siccità”. Potočnik, parlando alla conferenza 'Green Infrastructure: Coinvolgere le regioni, le città e la società civile' ha sottolineato che “molte autorità regionali e locali dell'Ue stanno già applicando soluzioni infrastrutturali verdi”. Insieme alla società civile queste “sono alleati importanti negli sforzi della Commissione”.
L'iniziativa della Commissione europea, che è stata elaborata nel maggio di quest'anno, mira a promuovere le GI integrando processi naturali e spazi verdi nella pianificazione territoriale allo scopo di portare benefici significativi a livello ambientale ed economico. L'iniziativa sarà sostenuta da fondi di coesione e strutturali e da finanziamenti della Banca europea per gli investimenti. Nel futuro si spera che le GI saranno integrate in altri settori quali l'agricoltura e l'energia rispondendo al crescente degrado del territorio e contribuendo al raggiungimento degli obiettivi del 2020 per la biodiversità nell'Ue.
“Gli attori locali devono essere sostenuti per consentire loro di integrare i piani di GI in procedure e programmi di sviluppo e di pianificazione a livello locale” ha chiesto Annabelle Jaeger, la relatrice del testo per il Comitato delle Regioni. Per Jaeger “l'Ue deve fissare orientamenti chiari e sviluppare una tabella di marcia che possa essere utilizzata dagli enti locali e regionali e dalle altre parti interessate per far avanzare il processo”.
Anche il Comitato economico e sociale europeo (Cese) ha applaudito la strategia della Commissione, ma sottolineando che la partecipazione della società civile deve essere assicurata dai primi momenti della discussione del progetto. Secondo Adalbert Kienle, relatore del Cese, il successo dell'iniziativa dipende dal “corretto coinvolgimento” degli attori della società civile come “imprese, agricoltori e Ong” e questo per superare “le tradizionali tensioni” che sorgono ogni volta che viene messo in campo un progetto con un impatto ambientale.