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Briciole di pane

Inquinamento, l'Ue fissa i target 2020 per le emissioni dei veicoli

Non dovranno produrre più di 90g/Km, proposti anche super incentivi per le auto più ecologiche

Bruxelles, 25 giugno 2013 - L'Ue ha deciso di mantenere l'obbiettivo di ridurre, entro il 2020, le emissioni di anidride carbonica nei veicoli prodotti in Europa a una percentuale di 95 grammi per chilometro. È quanto è stato concordato nei negoziati tra il Parlamento europeo e la presidenza irlandese del Consiglio Ue che hanno avuto lo scopo di mettere a punto una strategia per raggiungere questo risultato. L'accordo pone anche un obbiettivo intermedio di 130g/Km di Co2 per il 2015 e prevede un “super-incentivo”, per il periodo 2020-2023, per tutte le aziende che produrranno vetture il cui inquinamento non superi la soglia dei 50g/Km, per stimolarne in questo modo la produzione.
“Sono felice che abbiamo potuto confermare il target. Penso anche che abbiamo trovato un buon bilanciamento sui super crediti. Abbiamo anche concordato di avere una valutazione d'impatto al fine di stabilire un obiettivo post-2020. La Commissione mi ha assicurato che la fornirà in tempo utile”, ha detto il relatore per l'Aula, il tedesco Thomas Ulmer (Ppe).
Uno dei problemi che sono stati affrontati è quello dei test sui veicoli. Secondo recenti studi alcuni produttori hanno sfruttato le debolezze nella procedura attuale per la verifica delle prestazioni ambientali delle automobili, la New European Driving Cycle (NEDC), con il risultato che le cifre ufficiali su consumi ed emissioni che risultano dai test sono molto lontane da quelle ottenuti in condizioni di guida normali. Al più presto si passerà perciò a una nuova procedura, la Worldwide Harmonized Light-duty Test Procedures (WLTP), che riflette meglio le condizioni reali in cui sono utilizzati autoveicoli. La Commissione ha proposto l'entrata in vigore dei nuovi test nel 2017, ma la data sarà definita in seguito. “Per il bene dei consumatori, mi auguro che possa essere applicata al più presto possibile” ha dichiarato Ulmer.
Qualche critica al testo però non è mancata. “Va nella giusta direzione ma speravamo in qualcosa di più” è stato il commento del presidente della commissione parlamentare Ambiente, il tedesco Matthias Groote (S&D), che avrebbe voluto un accordo più stringente. “Il nuovo ciclo di prova fornirà ai consumatori dati affidabili, e questo è un vero, concreto passo in avanti” ha però concesso Groote.
Entusiasta invece la presidenza di turno irlandese, ai suoi ultimi giorni di guida dell'Ue (sarà sostituita dalla Lituania a partire da luglio). Accogliendo l'accordo, ministro irlandese per l'Ambiente, Phil Hogan T.D., ha dichiarato: “L'accordo porta un giusto equilibrio tra ambizione ambientale e considerazioni economiche. Permetterà non solo di proteggere il clima, ma farà risparmiare denaro ai consumatori e promuoverà l'innovazione e la competitività dell'industria automobilistica europea nonché la creazione di posti di lavoro”. Per Hogan “questo accordo rappresenta chiaramente una situazione win-win per il clima, i consumatori, l'innovazione e l'occupazione e fornisce un altro importante passo verso un'economia competitiva, un'economia a basse emissioni di carbonio”.
 

Lorenzo Robustelli