Intermodalità, presentate a Torino quattro proposte per gli scambi Italia-Francia
Dal Progetto Interalpes che si è concluso a luglio 2013
Torino, 8 luglio 2013 - Quattro progetti per agevolare il trasporto intermodale di merci tra l’Italia e la Francia passando per le Alpi. E’ quanto è stato proposto dal progetto di cooperazione transfrontaliera ALCOTRA Interalpes, i cui risultati sono stati presentati nella sede della Provincia di Torino.
Ad essere proposti sono stati un servizio ferroviario tra Lione e Brescia per il trasporto di ferraglia verso l'Italia e di prodotti metallurgici lavorati verso la Francia, un collegamento di trasporto combinato tra i bacini di Piacenza/Novara e Lione (con un risparmio di oltre 1 milione e mezzo di euro all'anno), i servizi di Autostrada Ferroviaria a lungo raggio con origine Nord e Sud della Francia e destinazione Nord dell'Italia (con un risparmio di circa 21 milioni di euro l'anno) e la razionalizzazione del trasporto di automobili tra Francia e Italia, che consentirebbe alle Case produttrici di minimizzare i viaggi a vuoto con un risparmio di oltre 2 milioni di euro all'anno.
L’iniziativa ALCOTRA Interalpes è nata nel novembre 2011 proprio allo scopo di favorire lo sviluppo dell'intermodalità tra Francia e Italia. Capofila di Interalpes è l'Associazione della Conferenza delle Alpi Franco-Italiane (CAFI), presieduta dalla Provincia di Torino, che si è avvalsa del partenariato di Comite' pour la Transalpine, di Confindustria Piemonte, del Comitato Transpadana e dell’ IPRA (Operateur du MEDEF Rhne-Alpes). Il progetto – che ha concluso la sua attività con la presentazione delle quattro idee progettuali -, si basa anche su una serie di dati statistici. L'Italia – è stato spiegato -, è infatti il secondo paese cliente e fornitore della Francia, il primo se si considera la Regione Rhône-Alpes.
Stando ai dati 2011, però, oltre 42 milioni di tonnellate di merci sono transitati attraverso le Alpi italo-francesi, solo l'11% però ha viaggiato su ferrovia contro il 31% del traffico tra Italia e Austria e al 64% tra Italia e Svizzera. Le differenze dipendono da problemi strutturali legati alla conformazione della linea ferroviaria storica fra Italia e Francia che passa dal Piemonte, fortemente inadeguata (l’elevata pendenza per accedere al tunnel del Moncenisio, a oltre 1300 metri di altezza, si traduce nella necessità di 3 locomotive per trainare e spingere i treni e in un aumento dei costi nell’ordine del 60%). Ma – viene fatto notare sempre da ALCOTRA Interalpes -, anche il traffico stradale è scarsamente competitivo. Le conseguenze per gli scambi economici tra Italia e Francia sono pesanti: con un potenziale di 65 milioni di tonnellate e un traffico di 42, oltre 20 milioni di tonnellate sono perdute perché prendono altre strade e altre ferrovie.
Proprio per individuare nuove forme di trasporto delle persone e delle merci, in grado di ridurre le emissioni di gas nocivi nell’atmosfera e di aumentare la sicurezza del viaggio, proponendo soluzioni operative volte a favorire lo sviluppo dell’intermodalità tra Francia e Italia, è nato ALCOTRA Interalpes. Grazie alla raccolta e alla sistematizzazione di una gran mole di dati sull’origine e la destinazione dei traffici attuali, prima di arrivare alle quattro proposte presentate, è nato Transit, un vero e proprio Osservatorio che monitora i flussi di merci e passeggeri (http://osservatoriotrasporti.eu), e diffonde informazioni sulle politiche e sui progetti di cooperazione transfrontaliera.
“Nei collegamenti commerciali tra Italia e Francia - ha commentato l’assessore alla Viabilità della Provincia di Torino Alberto Avetta - il trasporto su gomma è preponderante. Nell’arco di tempo che ci separa dall’apertura del tunnel di base della nuova linea Torino – Lione, l’intermodalità è certamente il sistema di trasporto delle merci più rispettoso per l’ambiente”.