La Commissione Trasporti della Camera approva il Regolamento Europeo Reti TEN-T
Avanzate alcune proposte sia per la dotazione finanziaria sia sul metodo di individuazione dei progetti infrastrutturali da realizzare
Roma, 12 luglio 2012 – La Commissione Trasporti della Camera ha oggi approvato la proposta di sviluppo della rete transeuropea dei trasporti (TEN-T) come elaborato dal Parlamento europeo e del Consiglio.
La Commissione ha tuttavia sottolineato la necessità di intraprendere una serie di azioni di ulteriore rafforzamento.
In particolare per quanto attiene alla dotazione finanziaria (per il periodo 2014-2020) - che oggi si attesta sui 40 miliardi complessivi per l'Europa, di cui 31,7 destinati alle reti Ten-T, più 10 miliardi del Fondo di coesione per i paesi con Pil inferiore al 90% della media UE 27 - la Commissione Trasporti avanza due proposte.
La prima, riguarda possibilità di un incremento delle risorse, "in considerazione del forte potenziale, in termini di crescita ed occupazione, dell'ammodernamento della rete infrastrutturale dei trasporti".
La seconda, riguarda il potenziamento del ricorso ai project-bond, "in grado di mobilitare finanziamenti supplementari da parte di investitori privati", e del capitale della Banca europea degli investimenti, per avere una maggiore copertura a garanzia delle obbligazioni di progetto.
Ulteriori osservazioni riguardano l'individuazione dei progetti e si chiede di tenere maggiormente in considerazione le esigenze degli Stati più periferici e delle regioni insulari, per evitare che le priorità di Paesi già dotati di infrastrutture avanzate penalizzino quelli più arretrati. A questo riguardo, l'Italia viene descritta come "piattaforma ideale per le connessioni mediterranee e trasversali in Europa", nel cui ambito andrebbe realizzato “un asse multimodale in grado di raccordare i porti dell'Alto Tirreno con quelli dell'Adriatico nonché lo sviluppo delle opere collegate al corridoio Baltico-Adriatico, lungo la dorsale Adriatica".
Per quanto invece attiene ai progetti infrastrutturali di trasporto nazionale, la Commissione ritiene che sia indispensabile operare una selezione "alla luce di un'accurata analisi costi-benefici, effettuata tenendo conto delle potenzialità di sviluppo e di crescita dei traffici, della domanda di mobilità e degli effetti che possono derivare dalla realizzazione delle opere sulla coesione economica e sociale". Andrebbe quindi data priorità a quelle opere in grado di assicurare "l'integrazione intermodale di autostrade, porti, ferrovie e aeroporti", attraverso lo "sviluppo di interporti" da realizzare nell'ambito di piattaforme logistiche territoriali di carattere interregionale. Opere che andranno realizzate – sottolinea la commissione Trasporti - assicurando il massimo coinvolgimento delle rappresentanze locali e assicurando una costante informazione al Parlamento "sullo stato di avanzamento dei lavori e sugli eventuali adattamenti e modifiche che dovessero intervenire anche a livello di Unione europea.