La Serbia, un'area logisticamente decisiva
ANAS, tramite il Consorzio IDC, è stata tra i primi a guardare verso Belgrado
Roma, 5 aprile 2013 – Il rilancio della logistica italiana, che vuol dire, innanzitutto, capacità di “fare logistica” nel mondo globalizzato, passerà per una parte importante da Belgrado e dintorni. La Serbia, infatti, sta emergendo quale area ad alta valenza strategica: dapprima con gli imponenti investimenti FIAT nel settore dell’automotive, quindi con il correlato progetto “Destinazione Kragujevac”, finalizzato a coinvolgere i principali attori economici e istituzionali del Triveneto, e nazionali, in attività sistemiche di sviluppo di business nella Serbia centrale. Nell’ambito di questo progetto, è stato recentemente avviato il “Tavolo Trasporti”, che prevede la costituzione di un consorzio italo-serbo, a composizione mista pubblica e privata, per sviluppare programmi d’integrazione logistica e intermodale. Le ricadute saranno importanti, a vantaggio del sistema-impresa tanto italiano quanto serbo.
Proprio la mancanza, in Serbia, di strutture logistiche (non solo infrastrutture di trasporto ma centri di movimentazione, smistamento e stoccaggio delle merci) potrà dare, soprattutto nella fase iniziale, forti ritmi di crescita agli scambi, alle iniziative, all’innovazione, alla creazione di reti.
Sembra corretto fare presente, comunque, che la pionieristica esperienza di IDC (Italian Distribution Council, consorzio pubblico-privato operante come Agenzia nazionale per la logistica e avente ANAS come principale promotore) aveva visto giusto, individuando già nel 2004 la (allora) Unione Statale Serbo-Montenegrina - esclusa, per noti motivi geopolitici, dalle grandi scelte del decennio precedente sui “corridoi” europei - come area ricca di potenzialità di crescita; e promuovendo, tra l’altro, un protocollo d’intesa con la locale Agenzia (Balkan International Distribution Council) e il porto di Bar per incoraggiare alleanze nel campo della logistica e favorire attività di reciproco interesse.