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Briciole di pane

Per la Torino-Lione, via libera del Governo al Ddl di ratifica del Trattato Italia-Francia

Il provvedimento è stato approvato dal CdM, prevede le regole di realizzazione ed esercizio dell'opera.

Torino, 6 giugno 2013 – Via libera da parte del Governo al Disegno di legge di ratifica del nuovo trattato Italia-Francia che regolerà i rapporti fra i due Stati con l’obiettivo di arrivare al completamento della Nuova Linea Torino Lione (NLTL). Il Consiglio dei Ministri, infatti, ha approvato oggi lo schema di Ddl concernente la ratifica dell'Accordo stipulato a Roma, il 30 gennaio scorso, tra il Governo italiano e quello francese, che integra il precedente Accordo stipulato il 29 gennaio 2001. L’accordo stabilisce sia le condizioni di realizzazione del collegamento, sia quelle di esercizio dell’opera una volta realizzata. Lo stesso accordo indica anche le condizioni di un migliore utilizzo della attuale cosiddetta “linea storica del Frejus”, ma anche le misure di accompagnamento alla NLTL e quelle collegate alla sicurezza. L’accordo che verrà ratificato indica anche la ripartizione dei costi della NLTL. Per questi, nella prima fase, è prevista una riduzione della percentuale a carico dell'Italia che adesso è stata fissata al 57,9%.
Si tratta di una ulteriore accelerazione dell’opera che Maurizio Lupi, Ministro per le Infrastrutture, ha commentato affermando: “Sono soddisfatto dell'accelerazione che stiamo dando a quest'opera strategica mantenendo tutti gli impegni che ci siamo assunti con i rappresentanti degli enti locali, con la Francia e con l'Unione europea”. Lupi ha poi proseguito aggiungendo che in questo modo “il Governo conferma la decisione della priorità di quest'opera strategica”.
La realizzazione della NLTL, dice ancora il Governo, comporterà evidenti benefici in termini di: dimezzamento dei tempi di percorrenza per i passeggeri (da Milano a Parigi si passa da 7 ore e mezza a 4); incremento della capacità nel trasporto merci (portata da 1.050 a 2.050 tonnellate e lunghezza fino a 750 metri per treno, con costi di esercizio quasi dimezzati); riduzione del numero di camion su strada (circa 600.000 l'anno) con evidenti vantaggi per l'ambiente: riduzione annuale di emissioni gas serra (a regime 3 milioni di tonnellate equivalenti di anidride carbonica corrispondente alla Co2 di una città di 300 mila abitanti); trasformazione della linea esistente in metropolitana di valle a servizio dei residenti; riduzione degli incidenti stradali e dei connessi costi sociali.
Il Ministero ha anche sottolineato che la realizzazione del progetto “avrà ripercussioni favorevoli sul fattore occupazionale, mediante la creazione di nuovi posti di lavoro, che è valutata in un incremento di più di mille persone direttamente impegnate nell'opera e duemila occupati indiretti”.
Intanto, proprio in tema di sostegno alla NLTL, il Parlamento ha approvato, in sede di conversione del DL “Piombino”, un emendamento che ha stanziato 30 milioni di euro per il triennio 2013-2015 (10 l'anno) per le opere di compensazione per i comuni della Valle di Susa, cioè per interventi di riqualificazione del territorio che saranno individuati dal Ministero delle infrastrutture e dei trasporti e dai rappresentanti degli enti locali. Si tratta di risorse che metteranno in moto investimenti, e che quindi non verranno computate ai fini del patto di stabilità interna”.
Mentre il Governatore del Piemonte, Roberto Cota, ha ricordato che “Oggi costerebbe di più non fare la Tav che farla. Abbiamo iniziato il tunnel esplorativo e pagheremmo penali che ci metterebbero in ginocchio”. Oltre a questo, Cota ha però spiegato che “a parte la grande prospettiva legata alla realizzazione delle infrastrutture che portano lavoro e al fatto che il nostro sistema viene posto al centro del commercio internazionale e quindi saremmo completamente tagliati fuori se non facessimo la Tav, anche dal punto di vista dei costi non possiamo prendere impegni e poi non rispettarli”.

Andrea Zaghi