Le FS Italiane puntano sull'Alta Velocità in Brasile
Trem Bala, la prima linea ferroviaria veloce del Paese sudamericano, sarà lunga 500 km: un progetto da 13 miliardi di euro
Roma 12 settembre 2012 – Nuovi orizzonti internazionali per il Gruppo Ferrovie dello Stato Italiane. In un incontro che si è svolto a Brasilia, davanti all’Agenzia Nazionale per i Trasporti Terrestri brasiliana (ANTT), le FS hanno manifestato il proprio interesse a partecipare al progetto di gara Trem Bala (“treno proiettile”), la prima linea ferroviaria ad Alta Velocità del Paese.
La nuova infrastruttura prevede oltre 500 chilometri di binari, di cui più di 190 tra gallerie e viadotti, e collegherà con treni da 300 km/h Rio de Janeiro e San Paolo con Campinas, città in cui si trova uno dei principali aeroporti del Paese.
“La comunicazione ufficiale di FS Italiane” si legge in una nota del gruppo “è avvenuta durante la prima consultazione pubblica dell’ANTT”, un incontro che “ha inaugurato una serie di appuntamenti di confronto tra gli stakeholder del progetto che si terranno nelle 7 città attraversate dalla linea: Rio de Janeiro, Redonda/Mansa, Sao Jose Dos Campos, San Paolo, Viracopos, Campinas”.
Il progetto ha un valore di 33 miliardi di reais (circa 13 miliardi di euro), e si articola in due fasi. La prima è quella a cui parteciperebbe il Gruppo FS e prevede la selezione di un Concessionario (Operation & Maintenance) responsabile anche della fornitura di tecnologia: treni, sistemi di segnalamento e alimentazione e telecomunicazioni. Il Concessionario gestirà inoltre i ricavi ottenuti dallo sviluppo immobiliare della linea e delle nuove stazioni. La seconda fase del progetto è invece destinata alla costruzione della linea e delle infrastrutture. Tra le due, specifica FS, ci sarà anche una fase intermedia, di progettazione preliminare e definitiva, a cui dovrebbe partecipare Italferr, la società di ingegneria del Gruppo.
“Il Governo brasiliano” si legge ancora nel comunicato delle FS “stima che saranno 46 milioni i passeggeri che nel 2024 viaggeranno sull’Alta Velocità, numero destinato a crescere fino 69 milioni nel decennio successivo”.