L'Europa sempre più proiettata verso una logistica green
Per un Programma TEN-T in linea con gli obiettivi UE sullo sviluppo sostenibile
Roma, 17 luglio 2013 - “Green logistics”. Si tratta di un argomento relativamente nuovo che, con ogni probabilità, si affermerà sempre di più data la crescente attenzione alle responsabilità, individuali e collettive, nei confronti dell’ambiente e delle generazioni future. A partire, ovviamente, dall’esigenza prioritaria della riduzione delle emissioni di gas serra.
La tematica ingloba e integra la cosiddetta “Green supply chain”, più attinente ad attività aziendali interne (immobili destinati a deposito che siano compatibili con l’ambiente e il risparmio energetico; soluzioni ecocompatibili per le operazioni magazzinaggio e il packaging; ecc.), con la grande sfida del “trasporto sostenibile”, dalle evidentissime ricadute sociali.
Non esiste, ad oggi, una vera e propria definizione condivisa di “mobilità sostenibile”. Una delle più soddisfacenti è quella offerta dal World Business Council for Sustainable Development: “... mobility that meets the needs of society to move freely, gain access, communicate, trade and establish relationships without sacrificing other essential human or ecological requirements today or in the future”.
Di certo, la "sostenibilità" del settore è da tempo presa in considerazione dai programmi delle istituzioni europee, consapevoli di quanto i trasporti rivestano un ruolo strategico essenziale per lo sviluppo economico (basti ricordare che il settore impiega, direttamente, dieci milioni di persone; rappresenta il 5% circa del PIL della UE e il 13% di ciò che spende una famiglia europea media) ma siano, al tempo stesso, uno dei comparti che esercita maggiori pressioni sulle risorse ambientali e naturali.
Su questo filone si innesta «Swiftly green», che è uno dei progetti riconosciuto come finanziabile dalla Commissione Europea nell’ambito del Programma multiannuale 2007-2013 TEN-T. Il programma Rete Transeuropea di Trasporti (TEN-T), lo rammentiamo, è una linea di finanziamento della Commissione Europea per lo sviluppo delle Reti Transeuropee di Trasporto che includono i grandi progetti prioritari per il trasporto su strada e quello combinato, le vie navigabili e i porti marittimi nonché la rete europea dei treni a grande velocità.
«Swiftly green» interessa il corridoio merci n. 3, Stoccolma-Palermo, e vede tra i partecipanti pure l’interporto di Bologna, insieme ad altri dodici partner internazionali. In particolare, «Swiftly green» utilizzerà la sezione Svezia-Italia “come campione per l’analisi delle migliori pratiche relative a progetti in corso o conclusi aventi rilevanza per il concetto di corridoio verde con lo scopo di definire una serie di raccomandazioni, soluzioni e linee guida trasferibili e applicabili anche ad altri corridoi, da trasmettere alla Commissione Europea e da utilizzare per la programmazione di sostegni finanziari a supporto di green initiatives”.
La gestione del progetto, come degli altri, riporterà alla Agenzia esecutiva per la rete transeuropea di trasporto (TEN-T EA). Questa struttura, con sede a Bruxelles, creata nel 2006 con un mandato fino al 31 dicembre 2015, ha il compito di provvedere all'attuazione tecnica e finanziaria e alla gestione del programma "Rete transeuropea di trasporto" (TEN-T). Il tutto, in stretta collaborazione con la Direzione Generale Mobilità e Trasporti (MOVE) della Commissione europea, che mantiene la responsabilità della politica generale, della programmazione e della valutazione del programma TEN-T.