Libia, Frattini: "Italia pronta a fare la sua parte per la ricostruzione delle infrastrutture"
La comunità internazionale comincia ad attivarsi per la fase della ricostruzione post-bellica
Roma, 22 agosto 2011 - Mentre il regime libico si sta sgretolando, la comunita' internazionale comincia ad attivarsi per quella che sara' la fase della ricostruzione post-bellica. "Noi abbiamo avuto gia' due consultazioni a livello di alti funzionari e questa settimana avremo una consultazione con gli Stati Uniti e con i principali paesi del gruppo di contatto per cominciare ad affrontare da subito il dopo Gheddafi". Lo ha detto il ministro degli Esteri, Franco Frattini, in un'intervista a Sky Tg24. "Avremo un appuntamento importante dei ministri degli esteri europei in Polonia e certamente gia' da ora l'Italia e' attiva: abbiamo mandato una squadra, un team a Bengasi, che sta collaborando per la fase di ricostruzione, infrastrutture, energia, riattivazione dei pozzi petroliferi, che sono stati per lo piu' fatti dall'Eni, dalla Saipem, quindi tecnici dell'Eni sono gia' al lavoro per valutare come riattivarli in tempi rapidi e poi chiaramente l'addestramento, pensiamo all'immigrazione clandestina, l'istruzione della polizia, tutti questi compiti l'Italia e' pronta ad assumerli, contribuendo con altri paesi alla ricostruzione post-bellica".
Nella Libia del dopo-Gheddafi, aveva affermato il ministro degli Esteri, Franco Frattini, intervistato da 'UnoMattina', "il gruppo Eni ha un futuro da numero uno". "I tecnici dell'Eni sono gia' a Bengasi", ha ricordato il capo della Farnesina, e del resto "incontri vi erano stati anche nelle settimane scorse".
(Fonte Agi)