L'Ue non vuole segnali stradali standard nei Paesi membri
La notizia sui quotidiani britannici ha fatto infuriare i conservatori. Kallas: "Non è nei nostri piani"
Bruxelles, 5 dicembre 2013 - Tutti gli amanti delle abitudini e nemici dei cambiamenti, soprattutto britannici, possono stare tranquilli: l'Unione europea non ha alcuna intenzione di unificare i segnali stradali dei Paesi membri.
L'allarme era stato lanciato dai quotidiani inglesi Daily Mail e Telegraph e l'idea che il Paese della guida a sinistra si sarebbe dovuto 'abbassare' ad accettare gli stessi cartelli dei continentali, in primis francesi e tedeschi, veramente non andava giù agli abitanti del Regno Unito. Secondo i due giornali la Commissione europea starebbe studiando un piano per immettere sulle nostre strade dei segnali che potrebbero essere letti da auto “intelligenti”, capaci di comunicarne il significato a eventuali guidatori distratti e aiutarli così nella guida sicura. Certe auto di Volvo e Ford sono già in grado di leggere alcuni segnali stradali e per questo la European Road Assessment Programme (EuroRAP) vorrebbe che tutti i Paesi Ue utilizzassero le stesse indicazioni per facilitare il lavoro di questi veicoli intelligenti.
La EuroRAP non è un'agenzia comunitaria, ma un organismo indipendente per la sicurezza nelle strade, questo però non ha impedito ai deputati britannici di entrare in campo contro l'ennesimo (presunto) 'sopruso' di Bruxelles. “Vogliono sprecare i soldi dei contribuenti su qualcosa che non farà un briciolo di differenza” ha tuonato il conservatore Peter Bone, secondo cui “nessuno ha problemi di guida in Europa. Perché tutti noi dovremmo avere esattamente gli stessi segnali?”. Per Bone, noto euroscettico, “l'Europa è impazzita” perché vuole mettere in campo un provvedimento che “costerà un sacco di soldi e aggiungerà un sacco di confusione” il tutto per cercare di “risolvere un problema che non esiste”.
E così per evitare che montasse l'ennesima polemica britannica contro l'Ue, è dovuto intervenire di persona il commissario europeo ai Trasporti, Siim Kallas, che ha spiegato, utilizzando il social network Twitter, che l'esecutivo di Bruxelles “non ha nessun piano per introdurre in futuro segnali standard in tutta Europa”. I sudditi di Sua Maestà possono tirare un respiro di sollievo.