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Briciole di pane

New York. "Texting zone", per navigare in Rete senza correre rischi

Aree di sosta dedicate a chi ha la necessità di collegarsi a Internet

Roma, 25 ottobre 2013 – “Texting zone”. Ovvero: aree di sosta dedicate a quanti hanno la necessità di collegarsi a Internet. A realizzarle ci ha pensato lo Stato di New York. Sono, attualmente, novantuno. E, probabilmente, aumenteranno nel tempo. Anche perché, ha dichiarato il Governatore Andrew Mark Cuomo: “Continuiamo a utilizzare ogni strumento a nostra disposizione per combattere il fenomeno di chi messaggia mentre guida. Con questo nuovo sforzo inviamo un chiaro messaggio ai conducenti. Non c’è più alcuna scusa per togliere le mani dal volante e gli occhi dalla strada. Il vostro nuovo messaggio può aspettare fino alla prossima ‘Text zone’”.
Si punta, dunque, a sensibilizzare gli automobilisti al pericolo di inviare sms o di collegarsi a Internet quando si è alla guida. L’iniziativa “Text stop” evidenzia, ulteriormente, la necessità di non usare i dispositivi mobili quando si è in movimento. Da rilevare che, solo negli ultimi mesi, la New York State Police ha dovuto gestire oltre ventunomila incidenti contro i cinquemila del 2012.
In Europa non va meglio: secondo uno studio del 2012, il 48 % dei cittadini del vecchio continente legge gli sms mentre è alla guida. La maglia nera spetta proprio agli italiani. Uno su sei chatta e messaggia mentre è al volante.
L’idea di destinare delle aree all’utilizzo, momentaneo, dei propri device mobili, comunque, è interessante e sviluppabile. In particolare dagli Enti proprietari delle strade che, in prospettiva e sulle arterie a traffico più elevato, potrebbero attrezzare “Courtesy areas”, comprensive di più servizi (bagni, panchine, “wifi zone” ecc.) dedicate agli automobilisti. Ben sapendo che, in prospettiva, si prevede un aumento generalizzato del trasporto su gomma.
Una domanda di trasporto alla quale dovrà corrispondere una maggiore capacità di risposta, in relazione alle attese dell’utenza, di quanti preposti alla gestione delle strade. Sapendo pure che la delocalizzazione degli insediamenti produttivi, la diffusione della logistica e la sempre maggiore congestione dei centri urbani comportano una rivisitazione del tradizionale modello di viabilità e una nuova visione strategica delle politiche di settore.

Carlo Sgandurra