In Olanda prosegue l'iter di un'iniziativa legislativa rivoluzionaria
L'obiettivo è quello di vietare la vendita di veicoli non elettrici dal 2025

Roma, 8 aprile 2016 - Esiste davvero la possibilità di interdire i veicoli con alimentazione a carburante fossile a decorrere dal 2025? A breve potrebbe finire l’era dei motori a combustione interna in Olanda?
In effetti qualcosa sta cambiando e nel paese si è innescato un processo legislativo che dal 2025 mira a vietare la vendita di queste automobili esclusivamente a favore di quelle elettriche. Il provvedimento ha ottenuto una prima approvazione alla seconda Camera (Tweede Kamer) del parlamento e se verrà approvato anche dalla prima Camera l’Olanda diventerà il primo paese europeo a proibire la vendita di auto non a emissione zero.
L’iniziativa è stata presentata da alcuni membri del partito laburista PvdA, con il sostegno del partito e dei deputati dei Liberal Democratici D66, dei verdi GroenLinks e del partito ChristenUni, con la forte opposizione della Destra VVD. Non manca anche chi ne mette in dubbio la realizzazione. Il ministro degli affari economici, difatti, ha dichiarato che solo il 15% delle auto potranno essere elettriche entro il 2025 e che un risultato migliore è improbabile se non addirittura impossibile.
Forse l’iniziativa è da considerarsi “più una provocazione” che una reale possibilità di vietare i veicoli alimentati da combustibili fossili, ma sicuramente sta avendo l’effetto di stimolare un ampio dibattito politico intorno all’argomento. Il governo olandese non è nuovo a iniziative nel settore della tutela dell’ambiente. Aveva già trovato un accordo sull'”energia pulita” con molte organizzazioni indipendenti nel 2013 quando ha promosso iniziative eco compatibili nel settore energetico, come l’isolamento termico degli edifici e la riduzione di emissioni di CO2. Nello scorso dicembre, assieme ad altri paesi, l’Olanda ha anche costituito la Zero-Emission Vehicle Alliance il cui obiettivo è di giungere a un’esclusiva vendita di automobili a basso impatto ambientale entro il 2050.
E questo non è l’unico esempio da citare. Sempre per quanto riguarda i trasporti, anche a Parigi il comune ha dichiarato recentemente che intende bandire tutte le automobili registrate prima del 2000 dalla città. E Amburgo sarà la prima città europea a vietare l’accesso delle auto al centro nel 2019. Helsinki e Oslo faranno altrettanto per promuovere l’uso delle auto elettriche. Anche le recenti dichiarazione di 20 sindaci di capitali europee a favore di una regolamentazione più severa che limiti le emissioni di CO2 prodotte dai veicoli segnalano che una parte rilevante dell’opinione pubblica europea vuole implementare politiche di mobilità sostenibile e la vendita di vetture meno inquinanti. Restano sicuramente un ostacolo i prezzi molto elevati delle auto elettriche, ma qualcosa sembra muoversi anche nel mondo dell’industria automobilistica, dove si iniziano a proporre veicoli elettrici a prezzi più contenuti, seppur siano ancora piuttosto alti.