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Briciole di pane

Seconda canna del Frejus, lavori terminati entro il 2018

Dal luglio scorso è ripreso lo scavo del tunnel dalla parte francese

Torino, 4 dicembre 2013 - I lavori di costruzione della seconda canna del tunnel autostradale del Frejus saranno finiti entro il 2018. E’ questa la previsione che può essere effettuata guardando alla situazione del cantiere ad oggi. Dovrebbe così concludersi dopo poco più di 10 anni l’iter dell’opera. Tutto, infatti, è iniziato nel 2006 con il progetto per la realizzazione di una galleria di sicurezza parallela al traforo approvato poi nel 2009. Successivamente, nel 2012, è stato dato parere favorevole dalla CIG - Commissione Intergovernativa-, per la trasformazione della galleria di sicurezza in galleria adibita a tutti gli effetti alla circolazione. In questo modo, il traforo del Frejus diventerà un’opera a due canne monodirezionali ad una corsia di marcia per ogni senso.
Ad oggi quindi sono state affidate le opere di genio civile nella originaria configurazione di galleria di sicurezza e sulla base del progetto 2006 suddivise in due lotti: uno per il lato francese e uno per quello italiano. Per quanto riguarda il versante italiano, nell’autunno 2012 è iniziato lo scavo della galleria con il metodo tradizionale e attualmente sono stati scavati 30 metri circa. Per quanto concerne l’avanzamento con TBM, invece, tenuto conto che nel marzo 2013 è stato ultimato il tratto francese, rispetto alle previsioni iniziali si è deciso di proseguire lo scavo dal lato Francia. Sarà quindi la macchina in arrivo dal lato francese ad eseguire e completare l’intero scavo i cui lavori, dopo una sosta dovuta alla manutenzione, sono ripresi nel luglio scorso. In questo modo, l’arrivo della fresa sul piazzale lato Italia è ipotizzato per l’inizio del 2015.
Parallelamente, proprio su lato italiano, vi saranno i lavori per la creazione degli edifici di servizio necessari e per il casello di pedaggio.
Alla fine dei lavori, l galleria di transito sarà a tutti gli effetti una seconda canna del tunnel originario. In questo modo, miglioreranno notevolmente le condizioni di sicurezza per gli utenti dovute al fatto che la circolazione all’interno di ogni canna avverrebbe in modo unidirezionale. Le modalità di realizzazione della sicurezza della circolazione, quindi, passeranno da un sistema di tipo passivo (la galleria di sicurezza) ad uno di tipo attivo (la galleria di transito). Il tunnel di sicurezza – viene fatto notare dai tecnici -, aumenta sicuramente gli attuali standard di sicurezza, ma solo relativamente alla rapidità e all’efficacia degli interventi di soccorso. Dal punto di vista ambientale, poi, la separazione dei flussi rende possibile una migliore gestione della ventilazione, anche in caso di incendio.
La futura nuova galleria di transito, infine, non modifica la localizzazione del progetto e le sue caratteristiche dimensionali; ma rispetto a quello iniziale, il progetto in fase di realizzazione prevede una serie di adattamenti per la circolazione dei veicoli. In particolare, l’ adeguamento del sistema di ventilazione, una nuova GTC per la gestione integrata delle due gallerie dal posto di controllo, la realizzazione degli impianti necessari per l’apertura al traffico (segnaletica, illuminazione, video, rilevamento incendio, rete per la chiamata SOS, rete antincendio, ecc.), la reazione di quattro by-pass carrabili.
Gli interventi necessari per rendere circolabile la galleria di sicurezza comportano un incremento di spesa di circa complessivi 43,2 milioni di Euro rispetto all’originario importo di 204,7 milioni.
 

Andrea Zaghi