Torino-Lione, la storia dell'opera
La nuova ferrovia Torino-Lione ha una storia di studi e progetti già lunga oltre vent'anni
Roma, 4 dicembre 2012 - La nuova ferrovia Torino-Lione ha una storia di studi e progetti gia' lunga oltre vent'anni ed altri 12 ne occorreranno prima che possa entrare in servizio. Un'opera da 8,2 miliardi di euro, nella parte internazionale, con una maxi-galleria da 57 chilometri, che dovrebbe spostare sulle rotaie il trasporto di grandi quantita' di merci. Oggi tra Italia e Francia per l'85% viaggiano su strada, secondo i dati del Comitato Transpadana.
Un'infrastruttura ritenuta da molti strategica nel 'Corridoio mediterraneo' da Siviglia a Budapest, ma avversata da un radicato movimento di oppositori, fondato nel 1989. La protesta e' nata appena i governi hanno lanciato l'idea della nuova ferrovia, e i No Tav non hanno mai desistito, anche se l'attuale progetto e' profondamente diverso da quello accantonato alla fine del 2005, dopo gli scontri in Valle di Susa. Nel 2006, il cambio di rotta con la creazione dell'Osservatorio guidato dal commissario di governo Mario Virano, che da gennaio sara' anche presidente della delegazione italiana della commissione intergovernativa Italia-Francia per la Torino-Lione.
La Torino-Lione oggetto dell'accordo siglato da Italia e Francia nel gennaio di quest'anno, e' un'opera cosiddetta 'low cost', che verra' realizzata in diverse fasi. Non tutto subito l'intero tracciato (dal circondario di Lione a Settimo Torinese), si parte invece con il tratto internazionale: il tunnel di base, 57 km scavati nel massiccio dell'Ambin (12 in territorio italiano, 45 in Francia) tra St.Jean de Maurienne e Susa, dove verranno costruite le due stazioni internazionali, piu' una galleria di 1.800 metri e un ponte sul fiume Dora per collegarsi alla vecchia linea, a Bussoleno (Torino).
L'accordo siglato a Roma a fine gennaio prevede che il costo della parte internazionale sia al 57,9% a carico dell'Italia, al 42,1% della Francia. Se l'Unione Europea concedera' il massimo cofinanziamento possibile, pari al 40% dell'importo, la spesa dei due paesi sara' rispettivamente di 2,7 miliardi e 2,1. La decisione e' attesa entro il 2013.
Lo scavo del tunnel di base dovrebbe iniziare nel 2014, ma in realta' sara' anticipato all'inizio del 2013 prolungando una delle discenderie 'esplorative' francesi gia' realizzate, che in futuro sara' un pezzo della maxi-galleria.
Oltre confine sono state completate tutte le tre discenderie, a Saint-Martin-La Porte (2,4 km), La Praz (2.480 metri) e Villarodin-Bourget/Modane (4.000 metri).
Lo scavo dell'unico cunicolo esplorativo previsto in Italia e' partito nei giorni scorsi alla Maddalena di Chiomonte, dopo quasi un anno e mezzo di lavori preparatori al cantiere presidiato dalle forze dell'ordine e protetto da un doppio reticolato. Dureranno 50 mesi e la galleria sara' lunga 7.451 metri. Uno dei principali vantaggi della nuova ferrovia, rimarcato dai progettisti, e' la pendenza limitata, al massimo l'1,2% contro il 3,3% sulla linea attuale, che dovrebbe consentire ai treni di viaggiare a velocita' sostenuta e a basso consumo energetico. Secondo gli studi del Comitato Transpadana, entro il 2035 la capacita' di trasporto della nuova linea sara' di 40 milioni di tonnellate di merci all'anno. Il numero dei passeggeri sull'asse potrebbe passare dagli attuali 1,5 milioni a 4,5; Torino e Lione saranno collegate in 1 ora e 45' contro le 4 ore attuali.
Un'infrastruttura ritenuta da molti strategica nel 'Corridoio mediterraneo' da Siviglia a Budapest, ma avversata da un radicato movimento di oppositori, fondato nel 1989. La protesta e' nata appena i governi hanno lanciato l'idea della nuova ferrovia, e i No Tav non hanno mai desistito, anche se l'attuale progetto e' profondamente diverso da quello accantonato alla fine del 2005, dopo gli scontri in Valle di Susa. Nel 2006, il cambio di rotta con la creazione dell'Osservatorio guidato dal commissario di governo Mario Virano, che da gennaio sara' anche presidente della delegazione italiana della commissione intergovernativa Italia-Francia per la Torino-Lione.
La Torino-Lione oggetto dell'accordo siglato da Italia e Francia nel gennaio di quest'anno, e' un'opera cosiddetta 'low cost', che verra' realizzata in diverse fasi. Non tutto subito l'intero tracciato (dal circondario di Lione a Settimo Torinese), si parte invece con il tratto internazionale: il tunnel di base, 57 km scavati nel massiccio dell'Ambin (12 in territorio italiano, 45 in Francia) tra St.Jean de Maurienne e Susa, dove verranno costruite le due stazioni internazionali, piu' una galleria di 1.800 metri e un ponte sul fiume Dora per collegarsi alla vecchia linea, a Bussoleno (Torino).
L'accordo siglato a Roma a fine gennaio prevede che il costo della parte internazionale sia al 57,9% a carico dell'Italia, al 42,1% della Francia. Se l'Unione Europea concedera' il massimo cofinanziamento possibile, pari al 40% dell'importo, la spesa dei due paesi sara' rispettivamente di 2,7 miliardi e 2,1. La decisione e' attesa entro il 2013.
Lo scavo del tunnel di base dovrebbe iniziare nel 2014, ma in realta' sara' anticipato all'inizio del 2013 prolungando una delle discenderie 'esplorative' francesi gia' realizzate, che in futuro sara' un pezzo della maxi-galleria.
Oltre confine sono state completate tutte le tre discenderie, a Saint-Martin-La Porte (2,4 km), La Praz (2.480 metri) e Villarodin-Bourget/Modane (4.000 metri).
Lo scavo dell'unico cunicolo esplorativo previsto in Italia e' partito nei giorni scorsi alla Maddalena di Chiomonte, dopo quasi un anno e mezzo di lavori preparatori al cantiere presidiato dalle forze dell'ordine e protetto da un doppio reticolato. Dureranno 50 mesi e la galleria sara' lunga 7.451 metri. Uno dei principali vantaggi della nuova ferrovia, rimarcato dai progettisti, e' la pendenza limitata, al massimo l'1,2% contro il 3,3% sulla linea attuale, che dovrebbe consentire ai treni di viaggiare a velocita' sostenuta e a basso consumo energetico. Secondo gli studi del Comitato Transpadana, entro il 2035 la capacita' di trasporto della nuova linea sara' di 40 milioni di tonnellate di merci all'anno. Il numero dei passeggeri sull'asse potrebbe passare dagli attuali 1,5 milioni a 4,5; Torino e Lione saranno collegate in 1 ora e 45' contro le 4 ore attuali.