Torino-Lione, potrebbe slittare la ratifica del nuovo Trattato Italia-Francia
Virano: "Ma l'operatività dei cantieri è garantita"
Torino, 10 dicembre 2012 - La ormai certa crisi di Governo potrebbe far slittare la ratifica del nuovo Trattato italo-francese sulla Nuova Linea Torino Lioneo-Lione (NLTL), che è stato appena firmato a inizio di dicembre in un summit fra il presidente del Consiglio, Mario Monti, e il Presidente francese, Francois Hollande, a Lione. Nel corso dell’incontro, infatti, era stata sottoscritta una dichiarazione congiunta da parte dei ministri per lo Sviluppo economico, Corrado Passera, e dei Trasporti francese, Frederic Cuviller, che ridefiniva i termini dell’accordo finanziario fra i due Paesi per la realizzazione della NLTL e sanciva in maniera netta la volontà di fare l’opera. A prevedere la possibilità di uno slittamento della ratifica da parte del Parlamento italiano è stato il Commissario di Governo, Mario Virano, a margine di un incontro per “Un futuro per la Valle di Susa”, promosso oggi a Torino dal Coordinamento delle Associazioni imprenditoriali e sindacali del Piemonte.
“Dal punto di vista dell'operatività – ha però precisato Virano - non cambia nulla” ha precisato Virano, confermando che il prossimo 9 gennaio sarà presentato il progetto definitivo della nuova Torino-Lione. “Le cose – ha poi aggiunto il Commissario -. procedono comunque, anche se è chiaro che il quadro di incertezza non aiuta mai”. Sempre sul fronte della NLTL, intanto, è stato confermata per il 14 dicembre a Parigi una nuova riunione della Conferenza Intergovernativa Italia-Francia. Sarà l’occasione per, ha spiegato Virano, gettare le basi per “dare il via alla gara per il primo pezzo del tunnel di base che collegherà” nella Maurienne le discenderie di Saint Martin la Porte e La Praz. Sempre Virano, nel corso dell’incontro di Torino, ha ricordato come per la valle di Susa vi saranno a disposizione circa 140 milioni da usare per le compensazioni sul territorio, una cifra che maturerà “nell'arco di 10 anni”.
“Ci siamo già posti il problema di come utilizzare queste risorse - ha spiegato il Commissario di Governo - e sarebbe più saggio utilizzare quei fondi anziché come pacchetti chiusi, come leve per ottenere finanziamenti europei supplementari per opere di una certa consistenza per il territorio”. Una delle idee su cui si sta lavorando, è quella di utilizzare queste risorse per presentare progetti da finanziare con i fondi Fas con particolare attenzione ai temi delle telecomunicazioni e della connettività, dell'energia e della sistemazione ambientale.