Trasporto merci, l'Ue punta sulle vie navigabili
Su queste rotte interne ogni anno 500 milioni di tonnellate di beni, per Bruxelles non basta

Bruxelles, 10 settembre 2013 - Secondo l'esecutivo di Bruxelles la forma di trasporto più sostenibile per l’ambiente ed energeticamente efficiente quella su chiatte, che però corrisponde solo al 6% delle merci trasportate in Europa ogni anno. “Ogni anno trasportiamo già 500 milioni di tonnellate di merci sui nostri fiumi e canali, l’equivalente di 25 milioni di mezzi pesanti. Ma non è abbastanza” ha dichiarato Siim Kallas. Secondo il commissario responsabile per i Trasporti “dobbiamo aiutare il trasporto sulle vie navigabili a diventare, a lungo termine, un settore di alta qualità. Dobbiamo eliminare le strozzature che ne ostacolano lo sviluppo e investire nelle competenze della sua forza lavoro”.
I quasi 37mila chilometri di vie navigabili interne che attraversano 20 Stati membri dell’Ue e trasportano circa 500 milioni di tonnellate di merci l’anno, in particolare in zone densamente popolate e congestionate. I sistemi fluviali interconnessi del Reno, della Schelda e della Mosa si ricongiungono alla Senna e al Danubio. Tuttavia, a causa di alcune strozzature, i sistemi fluviali europei non riescono a partecipare appieno allo spazio europeo dei trasporti.
Per questo le nuove proposte mirano a sfruttare il potenziale ancora inutilizzato della rete dando priorità a nuove opportunità di finanziamento a favore delle vie navigabili interne che sono una componente importante di sei dei nove corridoi della rete centrale TEN-T. Ci saranno diversi settori di intervento, innanzitutto si punterà a eliminare le strozzature che ostacolano il pieno sviluppo di questo settore, modernizzando le conche, i ponti e i canali di navigazione.
Le misure proposte dalla Commissione contengono poi nuove norme sui motori volte a incoraggiare investimenti in tecnologie a basse emissioni, nonché un sostegno per la ricerca e l’innovazione, per rendere questa modalità di trasporto sempre più efficiente dal punto di vista energetico e sicuro.
Obiettivo prioritario è poi quello di migliorare i collegamenti tra le vie navigabili interne, le strade e le ferrovie, con un’attenzione particolare ai collegamenti nei porti marittimi e fluviali. Infine, tenendo presente che il settore delle vie navigabili dipende da una manodopera qualificata, le nuove proposte introdurranno un maggiore riconoscimento delle qualifiche e delle carriere, migliorando l’accesso al mercato del lavoro e la mobilità.