Flash news Infrastrutture:
 
 

Briciole di pane

Turchia, aeroporto di Istanbul: il governo assicura, si farà anche con lo stop dei giudici

Il terzo scalo sul Bosforo è bloccato dopo i ricorsi degli ambientalisti

Roma, 11 febbraio 2014 - Il governo turco ha promesso di proseguire i lavori per la costruzione di quello che si preannuncia come uno degli aeroporti più affollati del mondo, nonostante la sospensione ordinata da un tribunale.

A gennaio una corte di Istanbul ha sospeso i lavoro per la costruzione dei terzo scalo della città, in mezzo ai boschi della sponda europea tra Bosforo e Mar Nero, accogliendo la richiesta dei residente e delle organizzazione ambientaliste, che temono gravi danni all'ambiente, scrive il quotidiano Hurriyet. Ma il ministro dei Trasporti Lutfi Elvan ha detto che la sospensione è temporanea e non interferirà con la costruzione dello scalo, che una volta pronto dovrebbe ospitare 150 milioni di passeggeri l'anno. "Si tratta di una sospensione temporanea in attesa del rapporto sull'impatto ambientale, non influirà in alcun modo sulla costruzione dell'aeroporto" ha detto ai giornalisti.

Anche la Direzione generale per gli aeroporti pubblici (DHMI) ha affermato che la costruzione continuerà. La "decisione della corte non ferma le attività svolte nel rispetto del contratto per il nuovo aeroporto di Istanbul firmato nel maggio 2013".

"Le operazioni relative al progetto continuano come programmato". Il tribunale ha chiesto una perizia indipendente sul progetto e dovrebbe prendere una decisione definitiva entro un anno.

 

La gara d’appalto, il contratto, le proteste

La cordata turca Cengiz-Kolin-Limak-Mapa-Kalyon ha vinto la gara d'appalto a maggio 2013 con un'offerta da 22 miliardi di euro per costruire e gestire per 25 anni l'aeroporto. La prima fase dei lavori sarà completata tra quattro anni.

Lo scalo, con i suoi 150 milioni di passeggeri stimati, vuole fare concorrenza all'aeroporto Al Maktoum di Dubai, aperto a ottobre, con un traffico atteso di 160 milioni di passeggeri l'anno.

L'annuncio della costruzione del terzo aeroporto di Istanbul ha scatenato le proteste dei gruppi ambientalisti. L'appalto è stato aggiudicato poco prima che scoppiassero le grandi manifestazioni antigovernative, scaturite dall'iniziativa degli ambientalisti per tentare di salvare dalle ruspe un parco nel cuore di Istanbul. Il ministero dei Trasporti all'epoca ha stimato che i lavori per lo scalo comporteranno l'abbattimento di 2,5 milioni di alberi.

Il governo islamico conservatore ha vari e contestati maxiprogetti per la megalopoli sul Bosforo, dal terzo aeroporto, al terzo ponte sul braccio di mare, alla costruzione di un canale parallelo per alleggerire il traffico delle petroliere.