Turchia: gara appalto deserta per terzo ponte su Bosforo
Nessuna offerta pervenuta alla Commissione
Istanbul, 10 gennaio 2012 - Fumata nera per il terzo ponte sul Bosforo. Oggi è scaduto il termine per la presentazione delle offerte da parte delle imprese interessate a realizzare l'opera e la commissione istituita per esaminarle si è trovata di fronte a in tavolo vuoto. Stamani il ministro per le Infrastrutture e i trasporti turco, Binali Yildirim, aveva messo le mani avanti: "Andremo avanti anche se non viene presentata alcuna offerta, abbiamo un piano B" aveva detto.
Nella mattinata era trapelata la notizia che cinque delle 18 imprese interessate, fra cui l'italiana Astaldi, non avrebbero presentato offerte. Secondo l'emittente turca Ntv la gara è andata deserta a causa della crisi in Europa e Stati Uniti. In corsa, oltre ad Astaldi, erano le giapponesi Obayashi, Mitsubishi, Itochu e IHI, le russe Moskovskiy Metrostroy e NPO Mostovik, l'austriaca Stradag e la spagnola FCC Construction insieme alle turche Cengiz, Gülsan, Kolin, STFA, Mapa, Nurol, Park Holding, Varyap e Yüksel.
Il terzo ponte sullo stretto che separa la parte europea e quella asiatica di Istanbul, fortemente voluto dall'esecutivo islamico moderato al governo, fa parte di un progetto di autostrada, la Kuzey Marmara Otoyol, dal costo stimato di cinque miliardi di dollari per un tracciato di 414 chilometri. L'autostrada unirà la città di Tekidag, sul Mar di Marmara, con quella di Adapazari, nelle Turchia asiatica.
Parte integrante e contestata del progetto sarà il terzo ponte sul Bosforo, della lunghezza di 1,3 chilometri e completo di linea ferroviaria, che unirà il distretto europeo di Sariyer a quello asiatico di Garipce in un punto, verso il Mar Nero, dove il traffico è meno intenso. Questo ha alimentato le proteste degli abitanti e degli ambientalisti e il sospetto che il progetto nasconda una grossa speculazione.