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Briciole di pane

Turchia: terzo aeroporto di Istanbul pronto nel 2017

Investimento iniziale di oltre 7 miliardi di euro

Roma, 21 maggio 2013 - È stato firmato ieri il contratto per la costruzione del terzo aeroporto di Istanbul, dopo che la gara è stata vinta lo scorso 3 maggio da un consorzio di società turche. L'accordo è stato siglato ad Ankara nella sede della Direzione generale di Stato per le autorità aeroportuali turche tra il Ministero dei Trasporti e il consorzio formato dalle turche Cengiz-Kolin-Limak-Mapa-Kalyon, che si è impegnato a pagare all'esecutivo turco 22,1 miliardi di euro per 25 anni, a cominciare dal 2017, anno previsto per l’apertura del nuovo hub aeroportuale. Il nuovo aeroporto si trova nella parte europea di Istanbul, fra il mar Nero e le regioni di Yenikoy e Akpinar (40 km a nord dal centro città) e permette, con i due siti già esistenti, di coprire i punti chiave della capitale.

 

Oltre al centrale hub di Ataturk, nel 2001 è stato inaugurato infatti l’aeroporto internazionale Sabiha Gokçen a Kurtköy, nella parte asiatica della città, a circa 35 chilometri ad est dal centro. L’aeroporto con sei piste costituirebbe il nuovo hub internazionale per la compagnia di bandiera Turkish Airlines, che vola già in 98 paesi - più di qualsiasi altro vettore - e sta tessendo rapporti di partnership con la tedesca Lufthansa. Attualmente la compagnia aerea, posseduta per il 49 per cento dal governo turco, soffre i limiti spaziali e logistici dell’aeroporto Ataturk, dove i ritardi ormai sono frequenti. Il progetto dovrà essere portato a termine in quattro fasi e farà del terzo scalo di Istanbul uno degli aeroporti più importanti del mondo.

 

La prima fase sarà completata entro 42 mesi e porterà la capacità dello scalo a 90 milioni di passeggeri l'anno, che arriveranno a 150 milioni quando il progetto sarà ultimato. Il nuovo aeroporto darà lavoro a 100mila persone, alla sua costruzione lavoreranno in oltre 5.000. Sorgerà su un'area di 7.659 ettari. E' stato calcolato - con conseguenti polemiche e proteste - che nell'area interessata dal progetto ci sono oltre 2,5 milioni di alberi e quasi 658mila dovranno essere tagliati, mentre 1,855mila saranno ripiantati altrove. L’investimento richiesto sarà di oltre 7 miliardi di dollari, nella sola fase iniziale. L’ambizioso progetto si inserisce nel quadro del programma di potenziamento delle infrastrutture nazionali fino al 2023, anno del centenario della fondazione della Repubblica di Turchia.

M.Z.