Ue: la Commissione adotta le proposte per un quarto pacchetto ferroviario
La Commissione Europea approva le nuove misure per migliorare la qualità dei servizi ferroviari ed aumentarne l'offerta in tutta l'Europa
Bruxelles, 30 gennaio 2013 - Separazione delle gestioni delle reti ferroviarie e dei treni; apertura dei servizi ferroviari nazionali a nuovi attori, anche internazionali, e creazione di un mercato europeo per il trasporto dei passeggeri dal 2019; standard unici per la costruzione di treni e parco macchine; istituzione dell'Agenzia Ferroviaria Europea come unica responsabile del rilascio di autorizzazioni per la messa sul mercato di veicoli e di certificati sulla sicurezza. Sono queste le nuove proposte del Quarto Pacchetto Ferroviario dell'Unione europea presentato stamani dal Commissario ai trasporti, Siim Kallas.
La questione della separazione di infrastrutture ferroviarie e parte gestionale, scorporo già attuato in 12 Paesi, è stato uno dei motivi centrali dello slittamento di un paio di settimane dell'approvazione da parte di Bruxelles del quarto pacchetto ferroviario. Germania e Francia avrebbero opposto delle resistenze: secondo quanto riferisce la stampa francese, la Società Nazionale delle Ferrovie francesi ne sarebbe toccata perché la Francia, che ha effettuato la separazione, vorrebbe tornare a un'organizzazione più integrata. In Germania invece la rottura del monopolio toccherebbe la Deutsche Bahn.
Oggi la Commissione ha fatto sapere in una nota che "non esclude che una struttura verticale integrata, in holding, possa assicurare l'indipendenza richiesta, ma sotto condizione che rigide 'muraglie cinesi' garantiscano le separazioni giuridiche, finanziarie e operative necessarie".
Siim Kallas, Commissario Ue ai trasporti ha ribadito tale posizione dichiarando che all'accettazione di "strutture di holding" sono legate "regole tassative per evitare che i flussi finanziari generati dall'infrastruttura vengano utilizzati per far funzionare la società, che così ne avrebbe grossi vantaggi" qualora decidesse di inserirsi in nuovi mercati. Difendendo il proprio pacchetto, Kallas ha ricordato che nel 2019 è prevista la 'clausola di salvaguardia o verifica degli Stati membri': se questi ritengono che "una società di holding di un paese limitrofo tragga vantaggi indebiti sfruttando l'infrastruttura, lo stato membro può limitare o addirittura rifiutare l'accesso a questa azienda al proprio mercato".