USA: nello Stato di New York sarà sorvegliata l'attività al telefono di chi guida
Se passerà la legge bipartisan in discussione, le forze dell'ordine avranno a disposizione uno strumento che misura il tasso messaggistico dei conducenti
Roma, 2 maggio 2016 - Guidare con il cellulare in mano è generalmente vietato, ma non sono in pochi gli autisti “distratti” a ignorare questa norma. Quante volte vi è capitato di frenare o di dover evitare un’altra auto perché chi si trovava al volante stava usando il cellulare?
In Italia chi usa il cellulare mentre è alla guida di un veicolo senza ricorrere alla funzione viva voce o senza utilizzare l’auricolare è soggetto a una sanzione che va da 161 a 646 euro nonché alla decurtazione di 5 punti dalla patente. Si applica la sanzione amministrativa accessoria della sospensione della patente di guida da uno a tre mesi, qualora lo stesso soggetto compia un’ulteriore violazione nel corso di un biennio.
Anche gli Usa si sono dotati di una severa normativa in materia e nella maggioranza degli Stati federali chi guida con un cellulare in mano è considerato pericoloso quanto chi è sotto l’influenza dell’alcol.
Inoltre, i deputati dello Stato di New York hanno deciso di compiere un ulteriore passo in avanti per combattere contro il “vizio” del texting di chi sta al volante. In questi giorni infatti è in discussione una legge che, se approvata, introdurrà il Textalyzer: uno strumento che misurerà il tasso messaggistico degli autisti fermati dalla polizia.
Nonostante le ripetute campagne di informazione e di prevenzione lanciate in questi anni da parte delle autorità e di istituti prestigiosi quali Harvard University per invitare chi guida a non scattare selfie o scrivere sui social network, i conducenti americani, come quelli di molti altri paesi, continuano a inviare messaggi e usare il loro smartphone mentre si trovano al volante. La conseguenza? Nel 2015 gli incidenti stradali in USA, che prima erano in calo, hanno subito una forte impennata, pari quasi all’8 % in più.
Ecco perché è nata l’idea di considerare gli appassionati del «texting» alla stregua di chi guida sotto l’effetto di alcol. Se la nuova misura dello Stato di New York diventerà legge, in seguito a un incidente stradale la polizia potrà controllare i cellulari dei conducenti coinvolti con il “ Textalyzer” . Lo strumento entra nel sistema operativo e analizza le attività più recenti del telefonino preso in esame, stabilendo quando è stato utilizzato per inviare testi, foto, messaggi di posta elettronica o altro. Il rifiuto da parte di un conducente di consegnare lo smartphone comporterebbe il ritiro immediato della patente.
Resta da verificare se questa legge verrà approvata, poiché viola alcune norme in materia di privacy. E' comunque un'importante passo nella direzione giusta, visto che tutti i giorni sono davvero molti i conducenti a rischiare la propria incolumità quando incrociano per strada i maniaci degli smartphone. Ormai è noto: basta anche una minima distrazione per causare un grave incidente.