Viaggi: i paesi europei si muovono in modo disomogeneo
La Spagna ha il traffico maggiore

La pandemia da Covid-19 ha sconvolto il settore dei viaggi in Europa con i vari paesi che si muovono in ordine sparso con regole e restrizioni sanitarie differenti. Lo stato dell’arte è stato fotografato da Leonard Berberi nell’articolo “Covid e viaggi, l’Europa divisa degli spostamenti (ma l’Italia è ferma)” pubblicato sul Corriere della Sera.
Il giornalista spiega che a vederla così è un’Europa a doppia, anzi a tripla velocità sugli spostamenti quotidiani. Di là ecco la Spagna, le sue isole, gran parte della Francia e Svizzera i cui residenti si muovono come se l’emergenza sanitaria non ci fosse. O fosse già superata. In mezzo, una fila di Paesi — dal Regno Unito all’Olanda e alla maggior parte della Germania, giù fino all’Austria, all’Italia e alla Grecia — sostanzialmente ibernati per le restrizioni locali. Dall’altra parte ecco l’area scandinava e la Polonia, i Paesi Baltici, la Croazia e i Balcani orientali che sembrano risvegliarsi per l’arrivo della primavera, mentre intorno i numeri della pandemia dovrebbero consigliare di starsene a casa. Si parla poi dell’analisi del quotidiano spagnolo El Pais sul grado di mobilità degli europei in 800 regioni e una ventina di Stati lascia poco spazio ad altre interpretazioni: I dati, aggiornati alla fine di marzo, sono elaborati attingendo al «Mobility report» di Google che raccoglie in modo anonimo i dati di milioni di telefonini per fotografare le nostre vite durante la crisi sanitaria. A quel punto sono state calcolate le medie di tre attività: viaggi per lavoro, per svago e presenza nelle stazioni di trasporto pubblico (treni, metro, bus).
In questo panorama spicca la Spagna dove, al netto delle grandi città (Madrid, Barcellona, Valencia), le persone restano poco a casa, almeno a giudicare dai loro smartphone. Nell’aggiornamento successivo del 2 aprile, a dire il vero, qualcosa è cambiato. Ma l’inversione sembra influenzata dall’arrivo della Pasqua. Per quanto riguarda l’Italia a fine mese si notava un certo attivismo in Sardegna. Nel bollettino più recente di Google a salire di molto sono i movimenti tra casa e «alimentari e farmacie».
Anche i trend sulla mobilità di un’altra piattaforma, quella di Apple, segnalano un’Europa divisa. Nel documento del 4 aprile l’Italia ha registrato un calo del 65% degli spostamenti in auto e con i trasporti pubblici, del 72% a piedi. In Spagna tutto, o quasi, come prima del Covid-19: «solo» -4% in auto e -6% con i mezzi pubblici. I flussi turistici (tedeschi, italiani, francesi) di questi giorni verso le Baleari sono confermati dal tracciamento: +46% di spostamenti in auto (ovviamente per spostarsi all’interno delle isole) rispetto alla media pre-pandemia, +4% a piedi.
Infine l’articolo si conclude con una osservazione sul traffico aereo, dove il primato va ancora alla Spagna. Il lunedì di Pasquetta, segnala Eurocontrol (il consorzio che vigila sul traffico aereo nel Vecchio Continente) nel Paese ci sono stati 1.582 voli, 486 in più rispetto alla media delle ultime due settimane, con un incremento del 44%. È cresciuta, di poco, pure l’Italia con i suoi 908 voli (+5%).