Alla ricerca della lingua di Andrea Camilleri
La parlata del grande intellettuale protagonista di un convegno a Burgio e di un concorso dell'Anp e della "Strada degli scrittori" rivolto agli studenti italiani e stranieri

“Una questione di cuore e di testa”. La lingua di Vigata nelle opere di Andrea Camilleri. È il titolo del concorso studentesco, giunto alla seconda edizione, promosso dall'Anp, l'associazione nazionale dei dirigenti scolastici e dalla “Strada degli scrittori”. È questo il tema dell'incontro che si è tenuto a Burgio nella giornata di oggi.
Del grande scrittore siciliano, della sua lingua degli affetti, ne hanno parlato i docenti Rino Caputo, dell'università “Tor Vergata” di Roma e Salvatore Ferlita dell'università “Kore” di Enna.
La manifestazione, tenutasi nei locali dell'ex Stazione ferroviaria, è stata introdotta da Vito Ferrantelli, presidente della giuria del concorso e da Alfio Russo, presidente provinciale dell'Anp.
Presenti sindaco di Burgio Francesco Matinella, dell'assessore alla Cultura Antonella Leo Visionario, del sindaco di Porto Empedocle Ida Carmina e del direttore della “Strada degli scrittori” Felice Cavallaro. Coordinerà l'incontro Salvatore Picone.
“Con grande piacere ospitiamo a Burgio un incontro dedicato alla parlata siciliana di Andrea Camilleri – ha dichiarato il sindaco Matinella – che è legata anche ai paesi dell'interno come Burgio che dedicherà al grande scrittore una piazzetta che somiglia ad un teatro a cielo aperto nel cuore del nostro paese”.
“Abbiamo voluto concentrarci sulla lingua di Andrea Camilleri – dice Ferrantelli – per lanciare anche il concorso rivolto agli studenti italiani e stranieri che attraverso le opere di Camilleri possono concepire il dialetto come lingua delle emozioni”. E Cavallaro: “Con il concorso della Strada degli scrittori invitiamo, come abbiamo fatto l'anno scorso con Sciascia, a leggere i libri degli scrittori, a studiarli, per poi portarli nei luoghi letterari, quelli veri, punti di riferimento culturali capaci di rilanciare anche l'economia del nostro territorio”.
Il progetto della “Strada degli scrittori” prende forma da una proposta del giornalista del Corriere della Sera, Felice Cavallaro, e condivisa e sottoscritta con protocollo d’intesa, l’11 novembre 2013, a Racalmuto ed è stato arricchito negli anni da progetti culturali sul territorio. Anche Anas ha partecipato al progetto denominando la strada statale 640 come “Strada degli scrittori” e realizzando sulla stessa un programma di valorizzazione. Il tracciato della SS640 ripercorre i luoghi di Luigi Pirandello, Leonardo Sciascia, Andrea Camilleri, Giuseppe Tomasi di Lampedusa, Antonio Russello, Pier Maria Rosso di San Secondo, da Racalmuto a Porto Empedocle, passando per Favara e Agrigento fino a Caltanissetta.
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