Flash news Infrastrutture:
 
 

Briciole di pane

Alle origini degli studi di economia dei trasporti

I novant'anni di un'opera fondamentale nel panorama italiano

Roma, 14 gennaio 2016 - Visto che siamo a inizio anno, è comprensibile una certa curiosità per gli anniversari che – beninteso, limitatamente alla materia dei trasporti – “cadranno” nel 2016. Potrebbero, allora, essere ricordati i novant’anni esatti dalla pubblicazione della “Economia dei trasporti marittimi” di Epicarmo Corbino, avvenuta nel 1926.

 


L’opera segnò, a detta di molti studiosi, una svolta nell’elaborazione scientifica della disciplina. Corbino (economista nonché, nel periodo immediatamente successivo alla caduta del fascismo, ministro con importanti incarichi) partì da una notevole mole di materiale statistico, sistematizzandola in una trattazione leggibile, mai avulsa dalla realtà dei fatti.


Riferirsi alla realtà dei fatti significa misurarne, oggettivamente e senza condizionamenti, l’evoluzione. Le linee direttive di un’indagine sui trasporti sono appropriate quando, rispetto a uno stadio precedente, “permettono di vedere: 1) come siano variate le utilità che si potevano trarre dai trasporti, cioè a dire quale estensione abbia avuto la domanda di trasporti per effetto dello sviluppo degli scambi internazionali; 2) come si sia ridotto lo sforzo necessario per effettuare una medesima quantità di trasporti, o le variazioni dei costi, e quindi dell’offerta di trasporti; 3) come si sia raggiunto, volta per volta, l’equilibrio e quali tendenze presenti l’andamento normale del mercato” (citiamo dal capitolo 1 del volume, in una delle sue molte ristampe).


Mutatis mutandis, sono indicazioni di metodo valide ancora oggi.


Epicarmo Corbino nacque ad Augusta (Siracusa) nel 1890 e morì a Napoli nel 1984. La foto è tratta dal sito storico della Camera dei Deputati.

Davide Fornaro