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Briciole di pane

Anche le auto fanno le "rivoluzioni"

La vicenda della 2CV e della R4 nel Maggio Francese di 50 anni fa

Anche le auto fanno la storia. E’ il caso del Maggio francese del quale in questi giorni corrono i 50 anni. Proprio le auto, infatti, furono protagoniste in due modi diversi e opposti: incendiate e capovolte a costituire le barricate (come accadde ad inizio di maggio nel Quartiere Latino a Parigi), e usate come mezzo di trasporto per eccellenza di studenti e dimostranti. E’ il caso di due fra i modelli che in tutti i sensi hanno fatto la storia del trasporto e dell’automobile: la Citroen 2CV e la Renault R4. Entrambe poco costose, agili, semplici, giovani.

Storia su quattro ruote, dunque. Con tutte le conseguenza del caso, anche quelle più materiali come le richieste di danni. il magazine Challenges racconta oggi, per esempio, che 50 anni fa l'Auto-Journal scelse di scendere in campo nella protesta ma in difesa dei proprietari delle auto fracassate e incediate per le strade di Parigi. “Un certo numero di parigini possedeva ancora un'auto a metà maggio, molte acquistate a credito a volte con grande difficoltà”, venne scritto allora. E poi: “Tutte queste macchine ora non esistono più, sono state bruciate durante le manifestazioni che hanno agitato Parigi. Ma dove si possono rivolgere i poveri proprietari infelici? All'Eliseo, al Ministero dell'interno, presso la Prefettura?'”.

Domande che probabilmente rimasero senza risposte mentre, dopo pochi giorni, proprio la protesta si estendeva alle fabbriche di quelle auto. Fra i primi ad essere coinvolti fu proprio lo stabilimento Renault a Billancourt; successivamente la produzione della Citroen crolla nel primo semestre di quell’anno da 223.500 a 178.000 automobili.

Andrea Zaghi