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Briciole di pane

Archeovirtual 2018: archeologia e digitale, lo stato dell'arte

Dal 15 al 18 novembre 2018 mostra e workshop presso il Museo Archeologico Nazionale di Paestum

Appuntamento al Museo Archeologico Nazionale di Paestum per quattro giorni dedicati all’archeologia digitale. Si svolge dal 15 al 18 novembre l’edizione 2018 di ArcheoVirtual, la mostra multimediale che da oltre 10 anni costituisce il fiore all’occhiello della Borsa Mediterranea del Turismo Archeologico, incentrata sulle applicazioni digitali e sui progetti di archeologia virtuale.

 

Per il 2018, ArcheoVirtual è presentata dal CNR ITABC, Laboratorio di Realtà Virtuale, dalla Direzione Generale dei Musei dei Mibac (DG Musei) e dalla Borsa Mediterranea del Turismo Archeologico (BMTA), che hanno lavorato assieme per l’ideazione della mostra, la selezione dei progetti e l’organizzazione del workshop tematico che da anni affianca questa importante esposizione temporanea.

 

“I visitatori potranno, solo per fare alcuni esempi, camminare nei templi di Paestum all’epoca della loro costruzione, sorvolare la Valle del Tevere in un viaggio attraverso il tempo, o difendere il Castello Sforzesco nei panni di un arciere virtuale” - spiega il direttore scientifico Augusto Palombini, ricercatore del CNR ITABC -. Dalla sua prima edizione nel 2006, ArcheoVirtual è diventato infatti il punto di riferimento e di incontro per le istituzioni, i liberi professionisti e le organizzazione turistiche. L’edizione del 2018 desidera restituire una fotografia dello stato dell’arte dell’innovazione digitale nei musei archeologici italiani”.

 

Archeovirtual 2018 approfondisce il tema “Archeologia e digitale: lo stato dell’arte” attraverso una doppia veste: la mostra, che sarà visibile dal 15 al 18 novembre presso il Museo Archeologico Nazionale di Paestum; il workshop che si terrà il 17 novembre 2018 presso l’Hotel Savoy, sede della BMTA.

 

“La mostra, - prosegue Palombini - intende valorizzare le soluzioni tecnologiche che hanno reso i luoghi della cultura più appetibili per il grande pubblico e più leggibili in termini di comprensione e sensibilità culturale. A distanza ormai di molti anni dall’introduzione di applicazioni digitali per i musei, è tempo di valorizzare le applicazioni che, anziché puntare sulla tecnologia fine a se stessa, ne hanno saputo fare un mezzo per meglio valorizzare la narrazione, l’approccio museografico nell'esposizione, la vocazione didattica o, ancora, la modalità d’interazione, nell’ottica di avvicinare il pubblico alla Cultura e ai BBCC attraverso precisi effetti emotivi, sensoriali e cognitivi”.

 

L'ITABC, Istituto per le tecnologie applicate ai beni culturali del CNR, coerentemente con la necessità di un approccio multidisciplinare e interdisciplinare alla ricerca sui Beni Culturali, opera con competenze in archeologia, architettura, chimica, fisica, geofisica, geologia, ingegneria, informatica e comunicazione museale, indispensabili per lo studio del Patrimonio Culturale. Recentemente ha ultimato un progetto dedicato proprio al mondo delle infrastrutture, partecipando alla realizzazione del Museo Virtuale Anas (www.muvias.it) in occasione dei 90 anni della società delle strade.

  Per saperne di più visita il sito www.archeovirtual.it