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Briciole di pane

"In cerca di eroi", la storia appassionata dell'ingegneria italiana

Ricostruita attraverso interviste inedite ai suoi grandi protagonisti di ieri e di oggi

Roma, 16 settembre 2011 - Gli ingegneri e l'Italia. E' uscito il libro "In cerca di eroi" (250 pagine, 40 euro), curato da Barbara Rivoli. E' la storia appassionata dell'ingegneria italiana e quindi anche dell'OICE ricostruita attraverso interviste inedite ai suoi grandi protagonisti di ieri e di oggi.

L'obiettivo di questo libro è quello di dare voce ai protagonisti della storia dell'ingegneria italiana che merita di essere conosciuta da un pubblico più vasto di quello ristretto e limitato degli addetti ai lavori. Perché merita di essere conosciuta? Per due motivi fondamentali di straordinaria eccellenza, che sovrastano i molti altri condivisi con altre realtà. Il primo motivo si può riassumere in un semplice enunciato: l'ingegneria italiana è, insieme al patrimonio d'arte e storia, alla moda, al design, alla buona cucina e al buon vino, insieme alla Ferrari e ad altre realtà industriali, uno dei validi punti di forza del nostro Paese. Il prestigio acquisito in anni di attività in Italia ed all'estero, conquistato nei mercati più competitivi, assicura all'ingegneria italiana un ruolo che la colloca ai primi posti di una ipotetica classifica mondiale. Il secondo motivo riguarda il contributo e l'apporto che l'ingegneria italiana ha dato e continua a dare alla innovazione della cultura civile e industriale del nostro Paese.

Il libro si chiude con le parole di Enrico Mattei alla vigilia di Natale del 1958 rivolte ai suoi ingegneri della Snamprogetti bloccati dalla neve in uno sperduto aeroporto della Siberia: "Non lamentiamoci, siamo qui per i nostri figli e per i loro figli che si ricorderanno di noi per quanto di buono ci siamo sforzati di fare e anche ora stiamo facendo per dare a loro una vita migliore. Se sarà così non rimarremo mai soli".