Cinema, "Young Europe" di Matteo Vicino
Arriva il lungometraggio del progetto Icaro diretto da Matteo Vicino, da un suo stesso romanzo, per sensibilizzare i giovani ad una guida responsabile
È inutile stare ad evidenziare che “Young Europe” vuole essere un lungo spot di un’ora e mezza dedito alla sensibilizzazione dei più giovani nei confronti della guida dei veicoli (siano esse automobili o motocicli), ma è anche una storia che si concentra su modelli generazionali, stili di vita, realtà quotidiane che spesso sono la diretta conseguenza di quello che può accadere una notte qualunque di una qualunque strada di un qualunque paese o città. Perché le cause che trascinano i nostri protagonisti verso quella fine tragica, la loro e quella di altri, potrebbero essere facilmente evitate, attraverso una maggiore presenza degli adulti, attraverso più attenzione alla guida, ma spesso purtroppo anche con tutta l’attenzione del mondo questo non è possibile. È questa anche un’altra amara verità a cui il film di Vicino non dà molto credito, ma che bisognerebbe tenere in considerazione. Sono le storie della strada che si intrecciano, si amalgamano, sono simili e vivono di incredibili cliché, non del film ma della vita stessa: l’uso di droghe e alcol, le cattive compagnie, la disattenzione, l’uso del cellulare (mentre si sta guidando, ovvio). Questi sì comportamenti che devono essere evitati a tutti i costi. E in tal senso il regista costruisce per Icaro una campagna intelligente perché esce fuori dal canone dello spot e mette in campo storie sincere che vivono della nostra quotidianità, della nostra esistenza. Così in tal senso, l’esperimento può dirsi riuscito e “Young Europe” - che è uscito in tutti e quattordici i Paesi di cui fa parte il progetto Icaro e che viene distribuito nelle sale italiane soprattutto per le visioni scolastiche (è inoltre possibile vederlo comodamente dal proprio computer per intero su You Tube e sul sito sul sito www.showbiz- movies.com) -, prima di essere un film per l’ora di educazione civica, è essenzialmente un discreto film. Ma non bisogna dimenticare che però resta un film e racconta delle verità, non assolute, ma spesso attendibili.