Come dovrebbe essere un uomo per sopravvivere agli incidenti d'auto? Come Graham, una scultura nata in Australia per un messaggio sulla sicurezza stradale
Graham è una figura umana deformata in gran parte del corpo, ideata dalla scultrice Patricia Piccinini. Il progetto è nato nel 2016 e la scultura sarà in esposizione fino a maggio 2018 in alcuni musei in Australia
L’impatto visivo è impressionante. Guardare le foto scatena reazioni strane e, negli incontri ravvicinati, sembra di avere davanti una creatura e una figura umana completamente deformata. Non è un alieno oppure una clonazione riuscita male in laboratorio, ma è semplicemente e per fortuna, una scultura. Si chiama Graham ed è stato ideato da Patricia Piccinini, un'artista australiana, non nuova a questi soggetti di grande impatto, impegnata anche in mostre di pittura, video, suono, installazione e stampe digitali.
Graham è soprattutto un progetto nato nel 2016 per sensibilizzare fortemente l’opinione pubblica sulle gravi conseguenze che un essere umano può subire a seguito di una collisione sia come conducente che come pedone .
La Piccinini ha realizzato Graham nell’ambito della campagna per la sicurezza stradale “Toward Zero”, la Transport Accident Commission (Tac), organo che si occupa di accertare le responsabilità in caso di incidenti stradali nello stato di Victoria, in Australia. Il progetto è stato realizzato con l'aiuto di Christian Kenfield, chirurgo traumatologo al Royal Melbourne Hospital, e di David Logan, ingegnere stradale ed esperto di collisioni alla Monash University. Di fronte agli investimenti miliardari per realizzare auto sempre più intelligenti e sicure, si sono posti un quesito: come dovrebbe essere costruito un uomo per essere a prova di incidente stradale?
Nel video di presentazione del progetto il dottor David Logan spiega:“La verità è che le auto si evolvono molto più rapidamente rispetto a noi. I nostri corpi non sono equipaggiati per resistere agli urti, non hanno le risorse per assorbire l’energia in caso di incidente”
Dotato di un cervello di dimensioni normali, Graham ha un cranio molto più grosso del nostro: al suo interno contiene infatti una grande quantità di fluido cerebrospinale che protegge la materia grigia da urti e scossoni.
Il volto è coperto da uno spesso strato di grasso, che ripara il naso, le orecchie, gli zigomi e la fronte da violente collisioni contro paraurti e parabrezza.
L'assenza del collo e le costole collegate direttamente al cranio garantiscono un sostegno più stabile ed evitano pericolosi colpi di frusta.
Le dotazioni di sicurezza di Graham sono completate da una serie di sacche di liquido disposte tra le costole: in caso di impatto rilasciano i fluidi contenuti al loro interno così da proteggere gli organi interni da traumi e schiacciamenti.
Particolarmente ingegnosa l'idea di un'articolazione supplementare sul piede, che nell'idea dell'artista e dei suoi consulenti dovrebbe consentire a Graham di compiere grandi balzi ed evitare così il pericolo in arrivo.
Sul sito del progetto (www.meetgraham.com.au) è possibile fare un viaggio nel corpo di Graham, osservando a 360 gradi i cambiamenti che il corpo dovrebbe attraversare per diventare “invincibile”.
Dopo il successo delle mostre dello scorso anno, Graham sarà in esposizione, per studenti, studiosi del corpo umano e visitatori curiosi, nello stato di Victoria in Australia fino al 25 febbraio presso L’Hamilton Art Gallery e dal 29 marzo al 20 maggio presso il Wangaratta Art Gallery.
Le opere della Piccinini sono sicuramente orientate al futuro, offrono la visione di una società creata in modo artificiale, pongono in luce la cruda realtà di come il progresso stia prendendo il sopravvento nella vita dell’essere vivente e le sculture spaventano e disgustano il pubblico a causa del loro realismo, ma nello stesso tempo aiutano a riflettere su tematiche e fenomeni che riguardano tutti.