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Briciole di pane

Competenze e professionalità per guidare la polizia locale

Anche a ottobre i corsi organizzati dall'ANCI

Roma, 20 settembre 2016 – Il film “Pane, amore e...” di Dino Risi (1955), grande classico della commedia all’italiana, si apre con il maresciallo dei Carabinieri Carotenuto che lascia il servizio attivo presso l’Arma per divenire comandante delle Guardie Municipali di Sorrento. Sul volto dell’esperto sottufficiale, interpretato in modo impareggiabile da Vittorio De Sica, traspare un fondo di rammarico per quello che è percepito, inevitabilmente, come un incarico di minor prestigio. “Guardie Municipali” suona poco affascinante e poco marziale; andrebbe un po’ meglio chiamandoli “Metropolitani”, ma è una parola impronunciabile per la governante Caramella (Tina Pica).

 


Da allora, molta acqua è passata sotto i ponti. Il dirigente di polizia locale è, oggi, un professionista multitasking, che deve saper orientare il proprio operato padroneggiando un ventaglio quanto mai ampio di conoscenze.
Molte le ragioni di questa vera e propria evoluzione: il grande incremento di attribuzioni facenti capo all’Ente Comune; il prepotente emergere della questione ambientale, con necessità di controllare (e sanzionare) le fonti locali di inquinamento atmosferico, luminoso, acustico; l’affermarsi di un nuovo rapporto Amministrazione-cittadino; la crescente complessità dei rapporti e delle aggregazioni sociali all’interno dei centri urbani; le sempre nuove - e problematiche - declinazioni del concetto di “sicurezza”.

 


Insomma: comandare la polizia municipale richiede bravura e un approccio decisamente multidisciplinare. L’ANCI, Associazione Nazionale Comuni Italiani, ha avuto il merito di organizzare un corso ad hoc; la prima edizione si è tenuta a maggio/giugno 2016, entro poche settimane si attiverà la seconda (www.sicurezzaurbana.anci.it). Con un programma del corso che riflette proprio tale multidisciplinarità: lezioni di “Leadership e gestione del personale”, “Progetti di sicurezza stradale e attività di educazione stradale”, “Management”, “Comunicazione”, “Risk management”, “Protezione civile e piani d’emergenza”, “Comunicazione istituzionale”, “Problem solving”. Chissà che cosa ne penserebbe il maresciallo Carotenuto.

Davide Fornaro