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Briciole di pane

Dal capolavoro del gotico al tempio del bramante

Le Strade del Cuore di Anas: itinerario lungo la SS48 “di Baschi” da Orvieto a Todi

La facciata del duomo di Orvieto lascia senza fiato, addentrarsi all’interno della cattedrale di Santa Maria Assunta è un passaggio inevitabile per chi arriva qui. Un’opera maestosa che domina la piazza, un suggestivo esempio di gotico italiano concluso dopo tre secoli di lavori. Qui è custodito il Corporale del miracolo di Bolsena, memoria di quando, mentre il sacerdote Pietro da Praga celebrava la messa a Bolsena, un’ostia iniziò a sanguinare appunto sul corporale. In superficie, come sottoterra, Orvieto offre molto al visitatore. Proprio in piazza del Duomo, c’è l’ingresso al percorso underground per scoprire una intricata rete di grotte, cisterne, pozzi che caratterizzano Orvieto e la sua rupe di tufo. Pozzi monumentali come il celebre pozzo di San Patrizio, profondo 54 metri, con un diametro di 13 metri e un sistema di doppie scale elicoidali che permettevano alle bestie da soma si salire e scendere per gli approvvigionamenti senza ostacolarsi. E il pozzo della Cava. Sul tragitto per raggiungere lo storico Bar Montanucci (corso Cavour 21, Da Orvieto a Todi, 448 “di Baschi”, 37 km (primo tratto su SS 205). Per provare, tra le tante proposte, la sua celebre crema, vale la pena “arrampicarsi” sulla Torre del Moro da dove godere un eccellente panorama e poi deviare per il Palazzo del Popolo che domina l’omonima piazza. A questo punto, rifocillati e prima di mettersi in cammino, vale la pena apprezzare le testimonianze della Orvieto più antica, importante centro etrusco la cui rilevanza è confermata anche dalla necropoli, come quella di Crocifisso del Tufo o quella della Cannicella.

Museo archeologico nazionale è quello della Fondazione Faina, dove si raccolgono numerose testimonianze di quell’epoca. Per raggiungere Orvieto è consigliabile utilizzare la funicolare che parte dallo Scalo e che in due minuti porta nel cuore della città. E testimonianze moderne di un’arte antica sono quelle dei laboratori di ceramica. Da Orvieto raggiungere Todi è una gita di 40 chilometri di strada panoramica, la strada statale 448, che costeggia, per la sua intera lunghezza, il lago di Corbara e quindi il Tevere e il suo parco fluviale. Strada molto amata dai centauri perché offre curve adatte a chi vuole godersi il paesaggio. Il lago di Corbara è un bacino artificiale costruito per alimentare la centrale idroelettrica proprio in prossimità dell’abitato di Corbara da cui prende il nome.

Per gli appassionati di sport acquatici in particolare, sono numerose le attività che si svolgono nelle sue acque, dal canottaggio presso il Centro di canottaggio in località Salviano, nel vicino comune di Baschi, alla pesca sportiva. Merita una sosta anche Civitella del Lago, località praticamente a metà dell’itinerario. Le sue origini sono romane, un porto importante per il transito delle merci fino a Roma attraverso il Tevere.